“Sono molto frastornato, posso solo dire che mi impegnero’ al massimo per affrontare il mio nuovo incarico di segretario generale dell’Ars”. Sono le prime parole di Fabrizio Scime’, 47 anni da poco compiuti, appena nominato segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana. Scime’, che prendera’ il posto di Sebastiano Di Bella, che dal primo agosto andra’ in pensione, e’ il figlio di Aldo Scime’, segretario generale di Palazzo dei Normanni dal 1976 al 1981.
“E’ un incarico di cui sento tutto il peso e la difficolta’ – dice – mi impegnero’ al massimo per ottenere i risultati. Ma uomini soli al comando non funzionano, quindi sara’ necessario l’aiuto del personale, anche della stampa. Una delle prime cose e’ quella di tornare in sintonia con l’opinione pubblica, perche’ l’Ars in questi anni e’ diventata il simbolo della chiusura”. In merito alle polemiche sul tetto agli stipendi dei dipendenti, dice: “Noi siamo tutti impegnati, al Consiglio di Presidenza. Il Presidente ha dato delle indicazioni precise. In questi giorni c’e’ una trattativa sindacale molto serrata, la dead line e’ prevista per il 30 settembre. Il tetto e’ gia’ stabilito a 240 mila euro”.
