Sempre più ‘cervelli’ fuggono dall’Italia, Regno Unito e Germania in pole

Sempre più ‘cervelli’ fuggono dall’Italia, Regno Unito e Germania in pole
6 dicembre 2016

Continua a crescere il numero di persone che lasciano l’Italia. Lo afferma il rapporto Istat 2015 su “Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente”. Nel 2015 sono stati 147 mila, l’8% in più rispetto al 2014, le persone che si sono trasferite all’estero. Tale aumento è dovuto esclusivamente alle cancellazioni di cittadini italiani (da 89 mila a 102 mila unità, pari a +15%), mentre quelle dei cittadini stranieri si riducono da 47 mila a 45 mila (-6%). Le principali mete di destinazione per gli emigrati italiani sono Regno Unito (17,1%), Germania (16,9%), Svizzera (11,2%) e Francia (10,6%).

Sono sempre di più i laureati italiani con più di 25 anni di età che lasciano il Paese (quasi 23 mila nel 2015, +13% sul 2014); l’emigrazione aumenta anche fra chi ha un titolo di studio medio-basso (52 mila, +9%). Il Regno Unito continua ad essere la meta preferita dei laureati (quasi 4 mila), davanti a Germania (oltre 3 mila) e Svizzera (più di 2 mila). La residenza favorita da coloro che posseggono un titolo di studio fino al diploma, invece, è la Germania (9 mila) seguita dal Regno Unito (8 mila). Infine, tra le mete oltreoceaniche, ci si reca soprattutto negli Stati Uniti (quasi 4 mila) e in Brasile (3 mila), movimenti che interessano, nel 36% dei casi, italiani in possesso di laurea. Gli immigrati italiani con più di 24 anni sono 22 mila, quasi mille in più rispetto all’anno precedente. Di essi, oltre 7 mila posseggono la laurea (35%), circa 14 mila hanno un titolo di studio medio-basso (65%) e provengono prevalentemente da Germania, Svizzera e Brasile.

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