Senato: a La Russa 17 voti da opposizione, veleni e accuse

Senato: a La Russa 17 voti da opposizione, veleni e accuse
Carlo Calenda
13 ottobre 2022

Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato con 116 voti, con un “aiutino” da parte dell’opposizione, da cui sono arrivati 17 voti. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati. A Palazzo Madama il centrodestra può contare su 66 voti di Fdi, 29 della Lega, 2 dei centristi e 18 di Forza Italia. Tra gli azzurri, però, oggi hanno votato solo Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati. Dando per scontato che entrambi abbiano votato La Russa, il totale fa 99, 17 voti in meno rispetto a quanti alla fine ottenuti dal senatore di Fratelli d’Italia.

Impossibile sapere da chi siano arrivati. A caldo, tutti hanno puntato il dito sul terzo polo, ma sia Carlo Calenda che Matteo Renzi respingono l’accusa: “Non siamo stati noi, quando faccio queste cose le rivendico”, ha assicurato il senatore fiorentino. Comunque sia, i voti di Azione e Iv (9) non sarebbero stati sufficienti. Il M5s esclude che l’aiuto sia arrivato dai propri banchi: “Primo giorno di legislatura e per qualcuno è già cominciata la finta opposizione fatta dei soliti giochini di palazzo. Il dato certo è che alla prima prova il centrodestra si è già diviso”. Anche il Pd si chiama fuori, con Dario Franceschini: “C’era l’occasione di mettere in difficoltà la maggioranza facendo partire la legislatura con una spaccatura. Chiunque sia stato non capisce nulla di politica”, commenta il ministro dei Beni culturali uscente. La verità non verrà mai fuori, ma la prima seduta delle nuove Camere parte subito tra accuse incrociate e veleni.

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