Si sfiora la farsa: Lega sfida M5s, non volete la Tav? Dimettetevi

Si sfiora la farsa: Lega sfida M5s, non volete la Tav? Dimettetevi
Matteo Salvini e Luigi Di Maio
29 luglio 2019

Lega e 5 stelle al duello sulla Tav. Il movimento ribadisce la sua contrarieta’ e promette che in Parlamento si opporra’ a un’opera che definisce “inutile, antistorica, dannosa”, e lo scontro tra i soci di maggioranza si fa via via piu’ aspro con i toni che si avvicinano sempre piu’ a quelli di una sfida.

Durissimo il commento della Lega al post pubblicato sul Blog delle stelle. Il carroccio affida la risposta ai capigruppo di Camera e Senato, che con una nota di due righe e poco piu’ agitano la maggioranza e le opposizioni. “Se per i 5Stelle la Tav e’ un delitto, uno spreco, un crimine, un regalo a Macron e al partito del cemento, che ci stanno a fare in un governo che la realizzera’? Se vogliono possono dimettersi, nessuno li obbliga”, affermano Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Nella controreplica il movimento di Di Maio passa all’attacco: “Dalla Lega fanno i bulli sulla Tav coprendosi dietro ai numeri di Pd e Berlusconi. Se ogni forza politica votasse per se’ – spiegano i pentastellati – passerebbe la mozione M5s. Solo votando insieme Lega e Pd o Lega e Forza Italia passerebbe la loro mozione”. I pentastellati invitano poi i leghisti a dire ai cittadini “che dopo il famoso patto della crostata ora se n’e’ siglato un altro di patto, quello del cemento, da parte di tutti i partiti italiani, per regalare 2 miliardi di euro delle tasse degli italiani alla Francia di Macron”.

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Lo scontro tra i contraenti del contratto di governo fa dire al Partito democratico che si e’ ormai arrivati a “una crisi di governo. Il Governo non c’e’ piu’ – sottolinea il deputato dem Roberto Morassut, responsabile Infrastrutture del Partito democratico – Cade sullo sviluppo del Paese”, aggiunge. Anche per Forza Italia, con Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri, questo sembra “proprio l’ultimo atto di un pessimo spettacolo”. Mariastella Gelimini, capogruppo di FI a Montecitorio, rivolge invece al partito di Salvini la stessa domanda fatta dal carroccio ai pentastellati: “Mica ve l’ha ordinato il medico di stare insieme…” Intanto i No Tav dopo gli scontri di sabato in Val Susa ribadiscono la loro linea: “Abbiamo reagito all’infame decisione del governo, per noi non e’ cambiato niente”.

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