Via libera ai bandi italiani per la Tav. Cirio a Conte: dia certezze. Ma governo continua a litigare sull’opera

Via libera ai bandi italiani per la Tav. Cirio a Conte: dia certezze. Ma governo continua a litigare sull’opera
Iveta Radicova
26 giugno 2019

Via libera alle procedure di gara per l’affidamento dei lavori sul lato italiano del tunnel di base della Torino-Lione per un importo stimato di circa 1 miliardo di euro. Lo ha deliberato il Cda di Telt, la società responsabile dei lavori di realizzazione e della gestione del futuro collegamento ferroviario tra Torino e Lione. L’avvio della procedura per il lotto italiano del tunnel di base, 57,5 km tra Susa e Saint Jeanne Le Maurienne, segna il completamento del percorso degli affidamenti dei lavori. Telt inoltre si è impeganta a verificare le volontà dei due Governi, italiano e francese, al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese.

Al cda, che si è tenuto a Parigi, ha partecipato anche la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, attesa oggi a Torino all’Unione Industriale dove si terrà un incontro dedicato al ruolo della Torino-Lione in rapporto ai Corridoi Mediterranei e e alla Via della Seta. Radicova ha confermato che l’Ue porterà al 50% i suoi finanziamenti per i progetti transfrontalieri TEN-T e quindi anche per la Torino-Lione, per la quale ci sarà la possibilità di usufruire di un 5% in più, visto che il progetto è gestito da un promotore pubblico italo francese. A Parigi, secondo quanto riferisce in una nota Telt, la coordinatrice Radicova ha invitato l’Italia e la Francia a portare avanti la Torino-Lione secondo gli accordi, “con l’obiettivo di dare un contributo a superare le sfide ambientali comuni”.

Leggi anche:
Europee, Calenda: difficile fare lista con Cuffaro Mastella e Cesaro

Intanto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ieri era presente alla riunione del cda di Telt, ha annunciato che oogi scriverà al premier Conte, “perché l’Ue sollecita una parola chiara dal governo italiano sulla volontà di proseguire con” la Torino-Lione. “La Regione Piemonte chiede, quindi, al Presidente del Consiglio di dare certezza all’Europa e consentire a Telt di inviare i capitolati alle imprese che parteciperanno ai bandi approvati. Chiediamo inoltre di nominare al più presto il presidente dell’Osservatorio per procedere con le compensazioni, oggi ferme e su cui sono stati già stanziati 42 milioni di euro. Risorse che vanno immediatamente date al territorio. Ci batteremo per portare lo stanziamento complessivo, come promesso, a 100 milioni”, ha aggiunto Cirio che ha parlato di “giornata storica”.

Sul fronte politico, si è registrata qualche scintilla tra i Cinquestelle e la Lega, tra il sottosegretario Laura Castelli che aveva aperto al progetto di una Tav leggera e il vicepremier, Matteo Salvini, che ha replicato: “La Tav ‘leggera’? Un treno passa sotto la montagna o no. Tertium non datur. A me piacciono i treni che corrono”. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione del vicepremier Luigi Di Maio: “Sono piu’ di 20 anni che sentiamo discuterne. Era urgente gia’ negli anni 90! Con un piano che, secondo gli accordi presi da chi ci ha preceduto, e’ un grandissimo regalo ai francesi. Se permettete, io penso prima al mio Paese e alla mia gente e ho fiducia nel fatto che il presidente Conte trovi una soluzione. Non abbiamo mai pensato ad un progetto di ‘Tav leggera’. Parliamo piuttosto di cose serie”.

Leggi anche:
La questione delle classi scolastiche italiane: integrazione o separazione?

Secondo Di Maio “tra Tav e Olimpiadi le strumentalizzazioni si sprecano. Sui Giochi invernali sono contento che l’Italia c’e’ l’abbia fatta, ma la notizia sembra essere diventata un post rimosso da un nostro gruppo locale in Lombardia, e’ assurdo. Nessun giornalista ha evidenziato la profonda differenza tra quello che era il progetto di Roma, a spese dei romani, e quello di Milano, che non prevede un solo euro da parte della citta’. Due pesi e due misure, ma tutti si divertono ad attaccare il MoVimento. Pensano di farci paura. Sbagliano”. Intanto dalla Confindustria piemontese parte un avvertimento al Governo: “Non si può attendere oltre l’avvio dei lavori e mi auguro che il Governo italiano ribadisca velocemente l’impegno a onorare gli accordi internazionali per l’avvio delle procedure di gara, mettendo in sicurezza i finanziamenti europei”, ha detto il presidente Fabio Ravanelli.

“La Torino – Lione è una grande opportunità di connettere all’Europa la nostra regione ma adesso è necessario partire spediti per recuperare il tempo perduto nell’ultimo anno”, ha rimarcato il presidente di Confindustria Piemonte. Intanto sul lato francese è in corso lo scavo dei primi 9 km del tunnel di base nel cantiere di Saint-Martin-La-Porte. Da Telt fanno sapere che manca meno di un km e che al cantiere sono impegnate circa 450 persone. In Italia, al momento è stata completata la galleria geognostica di Chiomonte (Torino), circa 7 km. Cantiere epicentro delle proteste No tav. E proprio da lì partirà il maggiore cantiere italiano per la realizzazione del tunnel di base, in virtù del progetto di Variante dei cantieri (approvato nel 2018), che prevede la realizzazione dei lavori principali dell’opera a partire da Chiomonte, anziché da Susa.

Leggi anche:
Elly Schlein lavora a liste, tensione ipotesi Tarquinio
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti