Sicilia, le opposizioni attaccano il governatore: “Crocetta dimettiti”

Sicilia, le opposizioni attaccano il governatore: “Crocetta dimettiti”
1 maggio 2015

di Maurizio Balistreri

Nello-Musumeci3Quarantadue i presenti, 39 i si’ e 3 gli astenuti. Con questa votazione il parlamento siciliano ha dato il via libera a bilancio e finanziaria della Regione Siciliana. Il voto finale e’ stato possibile grazie alla presenza in aula di tre deputati dell’opposizione, Fazio del gruppo Misto e Vinciullo (Ncd), che si sono astenuti, e Greco (Pds-Mpa), che ha votato a favore. Un aspro e a tratti duro confronto, quello di Sala d’Ercole che in modo particolare ha mandato in escandescanza le forze d’opposizione. “Lei non ha più una maggioranza, presidente Crocetta. Il voto sul bilancio lo dimostra inesorabilmente. Ne prenda atto e si dimetta, è quello che vogliono i siciliani – ha tuonato in aula l’esponente dell’opposizione Nello Musumeci -. Ad una opposizione rimasta in aula tutta la notte con senso di responsabilità, per consentire l’esame di un bilancio senza anima e strategia, avete risposto – ha aggiunto – con furbizia e arroganza: mostrate forza ed avete invece i muscoli di cartone. Lasci quella poltrona e liberi la Sicilia dal collasso al quale è stata condannata dal suo governo in questi due anni e mezzo. Ponga fine a questo lungo calvario”.

Il vice capogruppo FI, Vincenzo Figuccia ha parlato di “una delusione assolutamente attesa ma che lascia comunque l’amaro in bocca, quella della finanziaria del governo Crocetta-Pd. Mi sono occupato solo di tutela di fasce deboli, di lavoratori trattati come mendicanti, provando a gettare luce su categorie che questo governo ha voluto oscurare nell’oblio. Ho provato ad inserire norme per rilanciare lo sviluppo, portando temi utili al rilancio dell’economia”. Per il gruppo all’Ars Ncd, “abbiamo cercato in tutti i modi di migliorare questa legge Finanziaria, farraginosa e legata non alla programmazione quanto alla spesa corrente e alla copertura degli stessi debiti della Regione. E, malgrado, si sia riusciti più volte nell’intento di render onore al mandato elettorale dei siciliani in sede di dibattito e voto dei singoli articoli, il nostro senso di responsabilità ci ha comunque portato a esprimere la dovuta critica con un ragionato se pur sofferto no al voto finale, sotto forma di astensione”. Fuori dall’aula prima del voto, il Movimento Cinque stelle che ha bocciato senza attenuanti il governo Crocetta e una manovra “senza soldi, senza anima e senza spunti per lo sviluppo”. “La sua avventura, presidente – ha detto a Crocetta il capogruppo Salvatore Siragusa nel corso dell’indicazione di voto finale – è alla fine. Lei è stato messo in panchina dalla sua stessa maggioranza, che non le ha fatto toccare palla e che non c’è. E’ stato sfiduciato non solo dalla sua maggioranza, ma soprattutto dai siciliani, che non tollerano più la sua inconcludenza e incapacità. “La mancanza di una maggioranza – ha detto dopo il voto finale Siragusa – è stata confermata dai numeri risicatissimi incassati dalla manovra, 39 appena. Un dato politico di una rilevanza enorme, di cui si dovrebbe tenere conto”.

Leggi anche:
Fine vita, Governo ricorre a Tar contro delibere Emilia Romagna

PanepintoIl deputato Pd, Giovanni Panepinto s’è soffermato sull’articolo 75 della manovra finanziaria che stabilisce su richiesta dei Patti dei Sindaci un ‘Impegno per l’energia’ che punta allo sfruttamento energetico dei boschi. “una norma che fa diventare il patrimonio boschivo, una risorsa produttiva – ha detto -. Attraverso la creazione di piani energetici e l’utilizzo delle biomasse, infatti, si possono sfruttare 200 mila ettari di bosco e gli operai forestali trovando le risorse per un intero comparto sociale”.  Poi c’è chi mette in vetrina i proprio ‘prodotti’. “Un milione e mezzo per compartecipare all’acquisto dei capi riproduttori, onde diffondere il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico regionale e due milioni e trecentomila per le associazioni regionali degli agricoltori, giuridicamente riconosciute, rappresentano una importante piattaforma dalla quale far partire il rilancio della zootecnia isolana”, ha annunciato soddisfattoil deputato Ncd, Vincenzo Vinciullo, per l’approvazione di due suoi emendamenti. In pratica, la compartecipazione della Regione all’acquisto di capi, fino a un massimo del 25% della spesa certificata, è attuata nell’ambito del Regolamento Ue 2013. Il finanziamento all’Aras è finalizzato all’incremento dei compiti relativi alla tenuta dei libri genealogici e all’attuazione dei controlli funzionali. “Cominciamo, finalmente e malgrado l’immobilismo, a dare certezze ad allevatori e consumatori – conclude Vinciullo – poiché il controllo della qualità genetica degli allevamenti è anche garanzia di salute per i cittadini”. E ancora. Il capogruppo FI, Marco Falcone: “La solita arroganza del governo ha determinato l’isolamento della maggioranza. Aver abbandonato l’Aula – ha aggiunto – ha fatto emergere che il ‘re è nudo’ e, in effetti, governo e maggioranza non solo non hanno i numeri, ma quelli che hanno sono tra di loro in discordanza”. “La nostra decisione – ha detto ancora- mette in luce che il governo, in assenza delle opposizioni, non avrebbe compiuto un solo passo in questa finanziaria, non avendo alcun tipo di autosufficienza. Se da un lato Forza Italia ha dimostrato spirito di costruttiva collaborazione, dall’altro Crocetta non perde occasione per le sue incursioni scorrette. D’altronde, cosa si può pretendere da chi chiede responsabilità quando è in difficoltà e poi, in altre circostanze, come per l’elezione del vice presidente Ars, si svela avvoltoio?”. Finora dalla maggioranza – leggasi Pd – non c’è traccia di una nota.

Leggi anche:
Venezuela, gli Stati Uniti reintroducono sanzioni su petrolio e gas
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti