Sicilia, nasce l’Istituto regionale per il credito agevolato. Tensione in Aula

Sicilia, nasce l’Istituto regionale per il credito agevolato. Tensione in Aula
Il parlamento siciliano
27 giugno 2018

Nasce l’Istituto regionale per il credito agevolato, frutto della fusione per incorporazione tra Ircac e Crias. Dopo un lungo dibattito, che ha impegnato la Commissione Bilancio e l’Aula, il Parlamento siciliano ha dato il via libera alla proposta del governo Musumeci per la creazione di un polo per le imprese che possono accedere al credito agevolato. Il nuovo istituto manterra’ la natura di ente economico dotato di personalita’ giuridica di diritto pubblico e, come gia’ previsto dalla legge finanziaria approvata lo scorso aprile, operera’ a favore delle imprese artigiane e cooperative, oltre a prevedere nuove forme di intervento a favore delle attivita’ economiche siciliane.

“Desidero esprimere la mia soddisfazione per il voto dell’Assemblea regionale – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – avviando cosi’ un primo significativo percorso per rendere la Regione utile al sistema imprenditoriale ed economico locale. Con l’approvazione di questa norma e dell’intero collegato, si chiude la sessione di bilancio e si aprira’ quella delle riforme”. L’Ars ha approvato tutti i nove articoli del collegato alla finanziaria. Qualche riscrittura della commissione Bilancio e alcuni emendamenti aggiuntivi hanno avuto rapidamente il via libera. Il testo, che ha atteso due mesi prima di essere esaminato, e’ stato approvato in meno di due ore. Ad abbreviare i tempi della seduta e velocizzare i lavori, l’espediente escogitato dalla conferenza dei capigruppo e applicato subito dal presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’, quello di staccare l’audio durante gli interventi se questi si prolungano oltre il limite concesso.

“Quando scade il tempo a disposizione del deputato per il suo intervento, il microfono si stacca automaticamente – ha detto Micciche’, dopo che il microfono ha smesso di funzionare durante l’intervento di Antonello Cracolici (Pd) – io non posso farci niente, al massimo posso chiedere di riaprire l’audio”. Non sono mancati momenti di tensioni in Aula e che hanno visto il Movimento Cinque Stelle scontrarsi con la maggioranza e il governo che aveva presentato alcuni emendamenti aggiuntivi. “Si tolgano gli emendamenti aggiuntivi e si chiuda il lavoro sul collegato – ha detto il capogruppo del M5s Valentina Zafarana – altrimenti abbandoneremo l’Aula e saremo costretti a chiedere il numero legale”. La stessa richiesta era pervenuta dal Pd. Ancora una volta le opposizioni hanno avuto la meglio, nonostante l’ appello di Musumeci che aveva fatto appello al buon senso. L’ Ars ha comunque aperto e chiuso l’esame di un collegato nella giornata di oggi, dopo due mesi di impasse politico.

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