Spicola, Pd litiga anche quando vince

27 maggio 2014

“Se non ho capito male, in Sicilia il nostro Pd riesce a litigare pure quando vince? Questo e’ il buongiorno ai siciliani che ci han votati? Fare il pelo e il contropelo alle classifiche ai “propri” rispettivi candidati? O fare e rifare, scrivere e commentare schemi e schemini di linee politiche e accapigliarsi su quelli? Manco nella famiglia Tafazzi si litiga anche quando si vince”. Cosi’ il vicesegretario del Pd Sicilia, Mila Spicola, in una lettera di ringraziamento ai militanti del Pd siciliano per l’esito delle elezioni nell’Isola. “Non temiamo le discussioni – aggiunge – ma finalizziamole al costruire, non al distruggere. Servano a mobilitare le conoscenze e a migliorare proposte. In questo mese abbiamo assistito a una discussione fatta per distruggere. Una strumentalizzazione perenne delle parole e delle virgole, anche su questioni e su memorie non strumentalizzabili. Che ci han messo in grave imbarazzo di fronte a noi stessi e agli elettori. Persino il 23 maggio e’ stato ‘macchiato’ da divisioni e liti. Molti ce ne siamo tenuti fuori e vi ringrazio per la dignita’ e la sobrieta’ che avete mostrato”. “Il partito autorevole – prosegue Mila Spicola – e’ quello che ‘esce fuori’ non con i rapporti muscolari su chi ha il ‘candidato piu’ lungo’, o sul ragionamento tattico, bensi’ quello che si afferma e vince sulle proposte piu’ adeguate. Non possiamo opporre al crocettismo il dalemismo. Al far male il ragionar fino ma senza fare. Entrambi non vanno bene e non vengono compresi dagli elettori. Mi permetto di dirle a Fausto, il nostro segretario che per il PD Sicilia intravedo il pericolo di un dalemismo senza azione che va subito scongiurato facendo tesoro del successo elettorale”.

“Il tempo della sinistra dei tatticismi – puntualizza Mila Spicola – e’ superato dalla storia. E ancor di piu’ il tempo di liti strumentali ai tatticismi e non alle politiche. Renzi vince non sulla riflessione o il ragionamento o lo schema tattico, ma perche’ rappresenta l’azione e il coraggio della riforma. Non ci piace Crocetta e cio’ che fa? Costruiamo proposte e regaliamogliele. Iniziando da una seria riforma della formazione professionale. A questo serve un partito e questo stiamo tentando di fare con il sostegno della segreteria nazionale. Mettiamo in atto questa benedetta conferenza programmatica di cui si parla da mesi. Se no ogni singolo dirigente del Pd ha il diritto e il dovere di presentar proposte senza esitare”. “Fatemi aggiungere qualcosa che non mi son sentita di dire il 23 maggio – conclude Mila Spicola – per non entrare nel vortice di tristi polemiche. Non ho condiviso la decisione di Renzi di non essere presente a Palermo quel giorno. Siamo prima persone e poi politici. Permettetemi e permettiamoci sempre, a testa alta, da politici siciliani, italiani, sani e onesti, che credono che la politica sia un servizio per gli altri e per lo Stato, senza paura e senza vergogna, di portare tutti quanti un fiore presso l’albero di Giovanni Falcone. Il 23 maggio prossimo, come anche adesso. Non permettiamo mai piu’ agli sbagli altrui di tenerci lontani dalla nostra memoria e da quell’albero. Molti di noi fan politica proprio per quella memoria”.

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