Nessun effetto immediato sul rating dell’Italia. Lo assicura Standard and Poor’s secondo cui attualmente manca una certa chiarezza su quale sara’ la composizione del nuovo governo e, di conseguenza, sulla sua direzione politica. Fattore, questo, che “continuera’ a essere un elemento chiave della solvibilita’ dell’Italia” ai fini del debito pubblico. Il rating dell’Italia, aggiornato al 27 ottobre scorso, e’ BBB con outlook stabile. Gli esperti dell’agenzia internazionale di rating osservano che “secondo i risultati provvisori, il processo di formazione del governo potrebbe essere complicato e tortuoso perche’ nessun partito singolo o la coalizione pre-elettorale ha ottenuto voti sufficienti per formare un governo. Secondo il calendario post-elettorale, l’incarico dovrebbe essere conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla fine di marzo o inizio aprile”. Ad ogni modo, “la pressione al ribasso sul rating potrebbe costituire, tra l’altro, un indebolimento del risanamento di bilancio, soprattutto se il nuovo governo dovesse abbandonare l’impegno preso dal precedente esecutivo di procedere sulla strada del consolidamento” del risanamento dei conti pubblici.