SuperBrigone, vince SuperG a pari merito con Huetter

SuperBrigone, vince SuperG a pari merito con Huetter
30 gennaio 2022

Federica Brignone onora nel modo migliore l`ultima gara di Coppa del mondo prima della pausa olimpica disertata colpevolmente in modo volontario da molte protagoniste del circuito fra cui Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova, vincendo a pari merito con Cornelia Huetter il supergigante femminile di Garmisch. Una prestazine fantastica per la valdostana, che nei giorni scorsi non era stata al meglio della condizione per un`indisposizione, la quale ha fatto valere la sua infinita classe lungo i curvoni della Kandahar, addomesticata con il tempo di 1`18″19, condiviso al centesimo con l`austriaca che nulla toglie al trionfo numero 19 della carriera sul massimo circuito, grazie al quale Federica consolida la prima posizione nella classifica delle plurivincitrice italiane in coppa.

Brignone dimostra in questo modo di meritare il pettorale di leader della specialità con 477 punti, frutto degli altri due successi stagionali ottenuti a St. Moritz e Zauchensee, in una graduatoria che sembra essere affare italiano, tanto che Elena Curtoni (in questa occasione decima) insegue in seconda posizione con 374 punti, mentre l`assente Sofia Goggia rimane al terzo posto con 332 punti, quando mancano due gare alla fine del calendario.

“Felice di mostrare la mia polivalenza”

“Sono davvero soddisfatta di questo risultato. Ho cercato di concentrare le mie energie che non erano tantissime solamente per la gara, c`era vento e sapevo di essere obbligata esclusivamente a far correre lo sci, senza guardare le linee migliori ma pensando solo a non fare attrito”. Sono le parole di Federica Brignone dopo la vittoria nel supergigante femminile di Garmisch, che le consente di toccare quota 7 trionfi nella specialità in Coppa del mondo, stessa cifra dei successi ottenuti in gigante, mentre quelli in combinata sono 5.

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“Questo tipo di neve – continua – mi piace molto, sono arrivata al traguardo sapendo di avere fatto ciò che volevo. Ho avuto paura quando è arrivata la Huetter al traguardo, si tratta di una vittoria condivisa e siamo contente in due. Vado forte in supergigante da un po` di tempo, in carriera mi sono sempre sentita più supergigantista che gigantista, poi è vero che nella prima fase della carriera ho raccolto maggiormente fra le porte larghe. Il supergigante è la gara che ho sempre preferito, dove la tattica prevale perché non abbiamo la possibilità di verificare il tracciato fino alla ricognizione. Mi sento completa dal punto di vista della polivalenza, anche se mi manca lo slalom, ho dimostrato di avere le qualità per togliermi tante soddisfazioni come sto facendo. Adesso mi rilasso qualche ora e poi ci concentreremo sull`evento più importante della stagione”.

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