Terremoto in Croazia, almeno sette morti. Scosse avvertite in Lombardia e in Veneto

29 dicembre 2020

Dopo la devastante scossa registrata alle 12.19 a sud di Zagabria in Croazia di intensità 6.4 della Scala Richter, la terra ha tremato anche in Veneto, precisamente a 22 chilometri in direzione sud da Verona tra Salizzole e Isola della Scala. Tre le scosse registrate dai sismografi dell’Ingv: la prima alle 14.02 con magnitudo 3.4 della Scala Richter, la seconda alle 14.44 con magnitudo 2.8 Richter, e una terza, la più forte di magnitudo 4.4 avvertita chiaramente nell’intera area Veneto-Lombarda, sempre col medesimo epicentro a Salizzole a 22 chilometri a sud di Verona. La profondità dell’ipocentro si colloca per le tre scosse a una profondità di 12 chilometri. Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.

La scossa più forte è stata registrata alle ore 15.37 dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Quella interessata è un’area sismogenetica del tutto distante e distinta da quella croata, sia pure inserita nel più generale contesto tettonico di frizione tra la placca africana e quella euroasiatica, di cui i fondali del mare Adriatico sono estrema propaggine che si scontra con l’arco subalpino e alpino nord orientale. Le tre scosse veronesi, fortunatamente, hanno sviluppato una magnitudo lineare estremamente meno intensa rispetto al sisma registrato a sud di Zagabria in Croazia.Il quale, raggiungendo una magnitudo lineare stimata al 6.4, è paragonabile al sisma che colpì nel 1976 il Friuli Venezia Giulia, con epicentro Gemona e Tarcento e superiore di un decimo di grado alla scossa principale che colpì l’Aquila nel 2009.

L’area della Bassa Veronese non è classificata dalla mappa del rischio sismico italiano tra le più critiche, tuttavia storicamente, i geologi e gli storici identificano proprio in quell’area l’epicentro dell’apocalittico terremoto del 1117, testimoniato da innumerevoli cronache del tempo. Il sisma medievale fu in grado di distruggere il 90% degli edifici della città di Verona e il 50% dell’edificato nell’urbe patavina. Pare abbia pure generato un maremoto a seguito del quale Metamauco, insediamento veneziano più antico oggi Malamocco, fu sommersa e abbandonata progressivamente a vantaggio delle insulae che attualmente costituiscono la città storica di Venezia.
Tornando allo sciame sismico odierno, Trenitalia fa sapere di avere, in via precauzionale e per verifiche, sospeso il traffico ferroviario nell’area interessata

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“Sono state avvertite fino in Lombardia sia la forte scossa di terremoto 6.3, che nel suo epicentro in Croazia ha causato diversi danni, che le seguenti e più lievi nel Veneto, in provincia di Verona. La nostra Protezione Civile è in allerta per mettersi a disposizione nel caso ve ne fosse bisogno”. Lo ha scritto su Facebook il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. “Rivolgo la vicinanza della Lombardia alle popolazioni colpite dal sisma”, ha aggiunto il governatore.

Una scossa pazzesca “come nei film” raccontano le testimonianze. Un terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito la Croazia. L’epicentro era nella città di Petrinja, a 50 chilometri dalla capitale della Croazia, Zagabria. Alcune persone sono state salvate dalle macerie. Il Centro di ricerca tedesco per le geoscienze ha affermato che il terremoto ha colpito a una profondità di 10 chilometri. Altri filmati hanno mostrato una casa con un tetto crollato. La forte scossa è stata avvertita nel Nord Italia alle 12.20. La terra ha tremato per diversi secondi. La scossa è stata avvertita in diverse parti della Regione. Epicentro principale ancora in Croazia ad un centinaio di chilometri da Zagabria. Anche il Parlamento sloveno in evacuazione nel momento in cui la terra in Croazia trema a causa di un forte terremoto di magnitudo 6,4 che si è fatto sentire fino a Lubiana.

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Nella città si è verificato un black out per il cedimento delle linee elettriche. In Slovenia, per precauzione, è stata chiusa una centrale nucleare. Il centro di Petrinja, epicentro del sisma in Croazia, una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria, sarebbe stato completamente distrutto dalla scossa di terremoto. Almeno sei morti accertati a Majske Poljane, e uno nel centro della cittadina di Petrinja. Decine i feriti. Secondo i dati preliminari dell’Ingv la scossa è stata di magnitudo 6.4 a una profondità di 10 chilometri. I media regionali parlano di gravi danni a Petrinja, con edifici crollati,interruzione di elettricità e linee telefoniche. Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Il sindaco della città croata di Petrinja Darinko Dumbovic ha riferito ai media croati che un bambino è stato ucciso dal forte terremoto che ha colpito il Paese e che è stato avvertito anche in Italia. “È terribile. Ci sono morti, feriti”, “il centro di Petrinja è stato distrutto”, ha aggiunto il primo cittadino.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanovic: “Ho appreso con tristezza la notizia delle forti scosse di terremoto che nelle ultime ore hanno colpito il suo Paese, provocando vittime e ingenti danni, soprattutto a Petrinja. Desidero quindi esprimere a lei e a tutto il popolo croato – in particolare a quanti affrontano le difficoltà generate dal sisma – i più sinceri sentimenti di cordoglio e partecipe vicinanza della Repubblica Italiana. Nel confermarle che in questa difficile circostanza la Croazia può contare sulla solidarietà e la collaborazione dell’Italia, le rinnovo, a nome del popolo italiano e mio personale, le più sentite condoglianze”.

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LA TESTIMONIANZA

Una testimonianza racconta ad askanews: “Mi dicevano i vicini che sono croati che l’epicentro è stato a circa 50 km da Zagabria. Lì è stato davvero forte. Pare che ci siano anche morti. Ma non ho avuto neanche tempo di guardare la televisione. A casa mia sono caduti tutti i quadri io ero a casa con i bambini senza la tata perché è in vacanza. Ero indaffarata e ho sentito la casa muoversi fortissimo. Le pareti. La terra quando trema. Come nei film. Mi sono precipitata fuori con i bambini, le coperte, e avrei voluto fare una foto. Mi è venuta in mente mia nonna siciliana, che quando mi vestivo male mi diceva: vestiti bene! Sembri una terremotata. Ed ero proprio così tra le coperte i bambini piccoli. I bambini piccoli piccoli non hanno capito niente, mentre la grande era spaventata e diceva che voleva andare via da Zagabria. Perché non è il primo terremoto che abbiamo qui. Già c è stato ieri. C è stato l anno scorso. Ma questo è stato fortissimo. In Sicilia abbiamo vissuto piccoli terremoti varie volte. Quando ero piccola andavo al liceo classico. C’erano spesso scosse, ma questo è un vero terremoto”. Ieri un sisma di magnitudo 5.2 ha colpito la Croazia centrale. A marzo, un terremoto di magnitudo 5.3 ha interessato Zagabria provocando un morto e 27 feriti.

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