Testimone lo inchioda al processo, “Ferro ha evaso fisco”

Testimone lo inchioda al processo, “Ferro ha evaso fisco”
5 dicembre 2014

Entra nel vivo il processo a Tiziano Ferro, accusato di evasione fiscale per fatti risalenti tra il 2006 e il 2008, quando aveva spostato la sua residenza nel Regno Unito. Nell’udienza che si è svolta giovedì scorso davanti al giudice Luigi Varrecchione, è stata ascoltata una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate di Latina e che ha condotto gli accertamenti, spiegando come i guadagni della pop star venivano incassati da due società con i titolari residenti in paradisi fiscali. Secondo la testimone, le due società sono una olandese (“Musical Voice”) e l’altra inglese (“Breaking Dawn”), definite “scatole vuote” che incassavano cifre enormi, provenienti dai tour di Tiziano Ferro e dalle royalties sulle sue canzoni. Si parla di circa 4 milioni di euro che, secondo l’accusa, venivano sottratti alla tassazione italiana.

Per questo motivo il cantautore avrebbe spostato la residenza in Gran Bretagna, per eludere il fisco, anche se trascorreva moltissimo tempo in Italia, circa 200 giorni all’anno, come riferito in aula dalla testimone. L’accusa è di aver violato l’articolo 5 del decreto legislativo numero 74 del 2000, evadendo le tasse nel periodo in cui risultava residente in Gran Bretagna, esattamente tra il 2006 e il 2008. Al cantante non è stata riconosciuta la reale residenza a Manchester, anche se lui continua a difendersi dichiarando che i motivi della residenza all’estero erano esclusivamente legati ad impegni lavorativi. “Abbiamo effettuato gli accertamenti – ha spiegato la funzionaria, come fa sapere Il Messaggero – dopo la segnalazione della direzione regionale, verificando anche la presenza del signor Ferro in Italia. Aveva uno status particolare, risultava ‘residente non domiciliato’. Inoltre risultava assunto come dipendente nella società inglese con uno stipendio di 10.000 euro al mese”. La prossima udienza è stata fissata al 23 marzo, quando sarà ascoltato in aula un testimone della difesa: il commercialista del cantante, Giuseppe Di Rubbo.

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