Totoministri: Finocchiaro in pole per le Riforme, Cuperlo dice no all’Istruzione. Alfano irremovibile

Totoministri: Finocchiaro in pole per le Riforme, Cuperlo dice no all’Istruzione. Alfano irremovibile
12 dicembre 2016

Velocissimo è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad assegnare l’incarico al nuovo presidente del Consiglio. E velocissimo è stato il neopremier a mettersi in campo e lavorare per la nuova squadra. Le caselle, a quanto si apprende, si stanno lentamente riempiendo. Anche perché non ci saranno grandi stravolgimenti rispetto all’esecutivo di Matteo Renzi. Agli Esteri la partita è sempre tra Piero Fassino e Carlo Calenda. Anche se il blog collettivo Voci di Palazzo, avanza altri due nomi: quello di Angelino Alfano e quello di Pier Ferdinando Casini (ma solo nel caso in cui Gianluca Galletti dovesse lasciare l’Ambiente). Più attendibile invece la candidatura di Anna Finocchiaro (foto) al ministero delle Riforme al posto di Maria Elena Boschi. Mentre Gianni Cuperlo, cui sarebbe stata proposta la poltrona dell’Istruzione, ha cortesemente detto di No. Tra le conferme ci dovrebbero essere Luca Lotti come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Padoan all’Economia, Franceschini ai Beni culturali, Orlando alla Giustizia, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Martina all’Agricoltura.

Tutti ministri, spiegano fonti Dem, che hanno “lavorato bene” e che devono portare a compimento dossier già avviati. In risalita, in queste ore, le quotazioni di Maria Elena Boschi, che potrebbe dunque mantenere un ruolo nell’esecutivo, magari cedendo le Riforme (circola anche il nome di Emanuele Fiano) e tenendo le Pari opportunità e i Rapporti con il Parlamento. In bilico, invece, le poltrone di Stefania Giannini (Istruzione), Marianna Madia (Pubblica amministrazione) e Beatrice Lorenzin (Sanità), sulla quale però deve essere condotta una mediazione con Angelino Alfano, che dal canto suo resterà agli Interni. In dubbio anche la conferma del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, al cui posto potrebbe andare Teresa Bellanova, ex sindacalista Cgil, viceministro allo Sviluppo economico. Nella maggioranza anche Ala aspirerebbe a un riconoscimento, magari con la “promozione” di Enrico Zanetti, attuale vice-ministro all’Economia, alla titolarità di un dicastero. Una richiesta che il Pd, però, non sembra, al momento, intenzionato ad accontentare. In ogni caso la lista sarà pronta per oggi e il governo Gentiloni potrebbe già giurare in serata. Al più tardi domani mattina.

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