Uccide l’ex moglie al karaoke, il killer si è costituito

15 luglio 2019

Si è costituito domenica notte nel carcere di Sanremo, Domenico Massari, il 54enne che sabato sera ha fatto irruzione in un lido di Savona dove ha ucciso la ex moglie, Deborah Ballesio, 40 anni, a colpi di arma da fuoco. Nelle immagini delle telecamere di sorveglianza, si vede l’uomo arrivare nel parcheggio del locale, dove la vittima aveva organizzato una serata di karaoke, e pochi secondi dopo la gente fuggire via terrorizzata. La fuga di Massari è durata 24 ore. Nella sparatoria sono rimaste ferite altre tre persone, tra cui una bambina di 3 anni. “Non sono pentito. Mi spiace solo per gli innocenti coinvolti”, avrebbe detto agli inquirenti il killer, a cui la polizia ha sequestrato 2 coltelli, 50 proiettili e la pistola che avrebbe usato per il delitto.

Sul fronte delle indagini, ci sarebbero due diversi moventi che hanno portato Massari a uccidere la sua ex moglie: uno passionale, l’altro per questione di soldi. Massari aveva investito i propri averi, circa 300 mila euro (frutto presumibilmente di attivita’ illecite, secondo quanto affermano gli inquirenti, dato che Massari non aveva mai lavorato dedicandosi al traffico di droga in Spagna), nell’apertura di un locale di lap dance, il ‘Follia’ di Altare (Savona), che era pero’ intestato alla moglie. “Quando lei lo ha lasciato – ha spiegato il questore di Savona, Giannina Roatta – lui si e’ sentito defraudato dei suoi averi, sentiva di aver perso tutto per colpa sua”. E cosi’ nel 2015 aveva dato fuoco al locale e all’abitazione, patteggiando per questo 3 anni e 2 mesi di reclusione. “Nell’ultimo anno e mezzo era sparito dai radar delle forze dell’ordine – ha poi spiegato Fabbrocini – per cui non avevamo idea dei suoi movimenti”. La vittima negli anni passati si era rivolta alle forze dell’ordine per le minacce ricevute “ma negli ultimi anni non lo aveva piu’ fatto – ha aggiunto Roatta – e anche gli amici ci raccontano che non erano piu’ arrivate minacce. Forse non ha piu’ percepito il pericolo”.

Leggi anche:
Tensione tra Iran e Israele: Teheran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani

Per fuggire dal luogo dove ha ucciso a colpi di pistola la ex moglie, Massari ha minacciato con una pistola Smith & Wesson 357 Magnum un autotrasportatore e si e’ fatto portare a Arma di Taggia. Il particolare e’ statro evidenziato sempre dagli inquirenti che hanno anche confermato che lo stesso Massari era ancora armato, che la pistola e’ risultata rubata nel 2012 e che l’uomo aveva con se’ decine di proiettili di riserva e due coltelli. La Polizia sta ancora lavorando per ricostruire i suoi movimenti durante la fuga. Per braccarlo da Roma sono arrivati anche gli uomini della seconda divisione del Servizio Centrale Operativo: “Il soggetto era estremamente pericoloso – ha spiegato Alfredo Fabbrocini, che guida la II divisione dello Sco – e il modo in cui si e’ consegnato, sparando tre colpi davanti al carcere di Sanremo, lo dimostra. Per questo abbiamo messo in campo una squadra numerosa e dato il via alla caccia all’uomo. Si e’ costituito prima, ma era solo questione di tempo”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti