Pd mira a blindare norma con voto segreto su canguro. Gasparri: Lo Giudice compra i bambini. Bagarre al Senato

Pd mira a blindare norma con voto segreto su canguro. Gasparri: Lo Giudice compra i bambini. Bagarre al Senato
11 febbraio 2016

di Giusepppe Novelli

Mantenimento del supercanguro Marcucci senza riformulazioni, da votare col voto segreto, in modo da aggiungere nel computo dei voti a sostegno del provvedimento anche qualcuno proveniente dal centrodestra, Fi in testa. Quindi indicazione degli emendamenti che sopravvivono al Marcucci, tra cui quelli a firma Lumia che recepiscono sia i rilievi della Corte costituzionale in ordine all’equiparazione unioni civili e matrimonio, sia quelli in tema di stepchild adoption, che ricollega l’adozione dei figliasti al pronunciamento del tribunale dei minori. Su questi ci si potrà esprimere con un voto, sulla cui compattezza non sembrano esserci dubbi. Potrebbe essere questa la strada maturata e delineata in casa Pd per le unioni civili. Un percorso irto di ostacoli procedurali e trabocchetti regolamentari, la cui definizione trova impegnati costantemente gli uffici legislativi per declinare nel modo più efficace la linea politica sull’argomento. Il supercanguro Marcucci, secondo la strategia elaborata, dunque non verrebbe modificato. L’ipotesi di una sua riformulazione è stata a lungo accarezzata in casa dem, soprattutto per recepire quei rilievi della Corte costituzionale che venivano invece raccolti dalle proposte di modifica Lumia al testo. Ma la riformulazione tout court avrebbe aperto un pericolosissimo vulnus in quanto avrebbe consentito la richiesta di subemendamenti da parte dell’opposizone, con tutti i pericoli in sede di votazione che ne conseguono. Molto meglio consentire all’emendamento di tracciare la cornice entro cui muoversi, con i principali paletti e consentire ulteriori votazioni su emendamenti ben individuati e ‘blindati’ in sede di voto grazie ad accordi politici.

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Ecco che sul supercanguro verrebbe chiesto il voto segreto, finalizzato ad ampliare il consenso anche sul fronte centrodestra, che in voto palese difficilmente potrebbe esprimesrsi. Difficile per Grasso – sempre secondo questa impostazione – escludere lo scrutinio segreto, visto che nella formulazione Marcucci si comprende anche la stepchild adoption che fa riferimento all’art.29 della Costituzione, tema dunque passibile di richiesta di voto segreto. Approvato il supercanguro – nelle aspettative di chi ha tracciato il percorso – toccherà a questo punto al presidente del Senato indicare quali tra gli emendamenti rimasti ai vari articoli potranno sopravvivere alla “cornice” disegnata dall’emendamento Marcucci. Tra questi tutte le proposte di modifica che rispondono ai solleciti della Consulta sull’equiparazione al matrimonio da cancellare, ma anche quelli (sempre a firma Lumia) che tentano la via della mediazione verso l’area cattolica, con il vaglio previsto da parte del Tribunale dei minori sull’adozione, che spazza i timori di un automatismo inaccettabile per i cattodem e le altre aree non strettamente laiche. Una frontiera avanzata di mediazione, quest’ultima, che certo non accoglie le istanze anche interne del Pd, come quelle proposte ad esempio dal senatore Lepri sull’affido temporaneo, ma che consentirebbe ai non allineati, dem e Ncd, di rivendicare soprattutto davanti ai loro elettori una modifica in senso restrittivo del testo iniziale.

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Circa la cronaca, invece, momenti di tensione in Aula al Senato questa mattina quando Maurizio Gasparri ha accusato il senatore del Pd Sergio Lo Giudice di aver “comprato un bambino”. “Questo provvedimento io lo chiamo disegno di legge Lo Giudice (non Cirinnà), visto che stiamo facendo tutto questo, in particolare con l’articolo 5, perché serve a Lo Giudice, contro il quale si esprimerebbero non solo molti colleghi del Pd ma anche il presidente Napolitano – ha esordito il senatore di Fi in aula -. Ho letto un articolo di Belpietro che trascrive una conversazione televisiva tra lui e Lo Giudice, che non ha risposto sul costo dell’acquisto del famoso bambino comprato”. Frase che ha scatenato la reazione dai banchi del Pd e dallo stesso Lo Giudice che, rivolto a Gasparri, ha gridato: “Non ti permettere!”. Ma il senatore azzurro ha continuato: “La legge per comprare i bambini non si può fare”. Il battibecco è continuato finchè il presidente di turno, Roberto Calderoli, è intervenuto per chiedere a tutti di abbassare i toni: “Lo spettacolo che stiamo dando è una cosa veramente di bassissimo livello”, ha detto.

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