Vertice migranti a Bruxelles in bilico. La Turchia alza la posta e chiede 3 mld

Vertice migranti a Bruxelles in bilico. La Turchia alza la posta e chiede 3 mld
7 marzo 2016

Una nuova proposta arrivata da Ankara ha fatto slittare la conclusione del vertice europeo convocato a Bruxelles, dove leader europei e il governo turco si stanno confrontando per trovare una soluzione alla situazione emergenziale vissuta da migliaia di migranti ai confini dell’Europa. Sul tavolo, oltre ad un pieno ripristino di Schengen, ci sono gli accordi con la Turchia perché collabori nella gestione della crisi, riprendendo nei suoi confini tutti i migranti economici, tranne siriani e iracheni praticamente, e tutti quelli salvati i nel Mar Egeo dalle missioni Frontex e Nato. In cambio l’Europa, oltre allo stanziamento di 3 miliardi di euro, permetterà ai cittadini turchi di viaggiare nei suoi confini senza chiedere il visto. Tutto doveva concludersi dopo una mattinata e un pranzo di colloqui, ma la Turchia ha alzato la posta. Mentre il presidente turco Erdogan da Ankara si è lamentato di non aver ricevuto ancora i soldi europei, il primo ministro Ahmet Davutoglu da Bruxelles ha fatto sapere di aver presentato una nuova proposta all’Europa sui migranti. A novembre i leader Ue avevano già concordato di finanziare Ankara con tre miliardi di euro per contribuire alla gestione dei migranti. Dopo il pranzo con i leader dell’Ue, il primo ministro turco si è recato al quartier generale della Nato a Bruxelles per incontrare il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg.

Nessun dettaglio ufficiale sulla novità che ha fatto riaprire le discussioni al vertice, a cui partecipa il premier italiano Matteo Renzi. Ma è lo stesso portavoce di Davutoglu a chiarire che la Turchia non “è qui solo per parlare di migranti”, ma anche “del processo di ingresso della Turchia nell’Unione Europea”. Un processo che per Ankara va accelerato. In precedenza, a quanto si apprende, Davutoglu aveva partecipato a un incontro ristretto con con alcuni leader dei maggiori paesi Ue: il premier Renzi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese François Hollande, il premier britannico David Cameron, e l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune Ue, Federica Mogherini. .Le nuove proposte di Ankara saranno discusse stasera a cena da Davutoglu e dai capi di Stato e di governo dell’Ue, che nel pomeriggio cercheranno di trovare una posizione comune.

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