Via libera alla fusione Fca-Psa, nascerà il quarto produttore di auto al mondo da 50 miliardi di dollari

Via libera alla fusione Fca-Psa, nascerà il quarto produttore di auto al mondo da 50 miliardi di dollari
18 dicembre 2019

Arriva il primo si’ al matrimonio tra Fca e Psa. A pronunciarlo e’ la famiglia Peugeot, azionista di riferimento del gruppo francese. L’adesione e’ avvenuta all’unanimita’ secondo quanto riferisce France Press, aggiungendo che i due rami della dinastia (Roberto e Thierry Peugeot) avranno una rappresentanza in consiglio. La famiglia possiede il 14% di Psa (e il 25% dei diritti di voto) cosi’ come lo Stato francese che proprio ieri ha confermato il via libera all’operazione. Per Parigi si tratta, in particolare, di “costruire un nuovo campione di statura mondiale per rispondere alle sfide della mobilita’ sostenibile”. I cinesi di Dongfeng, che hanno 12,2% e il 19% dei diritti di voto, hanno fatto sapere di avere intenzione di alleggerire la posizione. Lo fanno sia per motivi finanziari (il loro investimento da 800 milioni si e’ triplicato) sia per ragioni politiche: l’amministrazione Trump potrebbe sollevare qualche problema considerando che la dote piu’ importante del matrimonio e’ rappresentata da Jeep e Chrysler.

Il governo francese ha ribadito il via libera per “costruire un nuovo campione di statura mondiale per rispondere alle sfide della mobilita’ sostenibile”. Nel pomeriggio di ieri si sono riunite il consiglio di sorveglianza di Psa e il consiglio d’amministrazione di Fca. Dovranno mettere a punto gli ultimi dettagli. L’annuncio ufficiale oggi, Fca e il gruppo francese Psa terranno una conference call e webcast congiunta alle 15 (ora italiana). Per venerdi’ sono stati convocati i sindacati. Sembrano quindi superati gli ultimi ostacoli che avevano investito soprattutto Fca. Vale a dire la causa avviata da General Motors per corruzione nei rapporti con il sindacato americano United Auto Workers e l’Agenzia delle Entrate che ha contestato la valutazione di Chrysler al momento della fusione con Fiat che ha dato via a Fca. A grandi linee i termini dell’accordo sono stati gia’ anticipati. Sara’ creata una holding ad Amsterdam per sfruttare i vantaggi della legislazione olandese. Fca fara’ lo spezzatino separandosi da Comau (robot di saldatura) con la distribuzione di una cedola da 5,5 miliardi. Psa fara’ lo stesso con Faurecia (componentistica) a fronte del quale sara’ poi distribuita una cedola da 2,7 miliardi agli azionisti della casa francese. La nuova capogruppo con sede in Olanda sara’ quotata a Parigi, Milano e New York.

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Nascera’ il quarto produttore di auto al mondo con 8,7 milioni di auto immatricolate ogni anno. Sono previste sinergie per 3,7 miliardi oltre ad una capacita’ di investimenti in grado di reggere la sfida dell’elettrificazione e della guida autonoma. La governance prevede cinque consiglieri di estrazione Psa e cinque Fca. L’undicesimo sara’ l’attuale ceo di Psa Carlo Tavares che diventera’ amministratore delegato del nuovo gruppo. La presidenza tocchera’ a John Elkann. Secondo le anticipazioni gli eredi Agnelli avranno circa il 14% del nuovo gruppo e saranno di gran lunga i primi azionisti visto che la famiglia Peugeot e lo Stato francese scenderanno intorno al 6% ciascuno. I soci si sono impegnati a non vendere ne’ comprare azioni per cinque anni. Solo la famiglia Peugeot potrebbe avere una deroga salendo del 2,5% con azioni acquistate da Dongfeng o dal governo francese.

UN GIGANTE DA 50 MILIARDI DI DOLLARI

La fusione tra Fca e Psa (il proprietario dei marchi Peugeot e Citroen) creera’ un ‘gigante’ da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro). Lo scorso anno, Psa ha realizzato un fatturato di 74 miliardi di euro, mentre Fca ha toccato quota 110 miliardi. Sul mercato azionario, il gruppo francese capitalizza 22 miliardi di euro rispetto ai 18 miliardi dell’italo-americano. I risparmi prevedono sinergie per 3,7 miliardi. Insieme le due case vendono nel mondo 8,7 milioni di auto. Un numero che collocherebbe il nuovo gruppo al quarto posto dopo Volkswagen, che vende 10,8 milioni di auto, cosi’ come Nissan-Mitsubishi, Toyota, 10,6 milioni. Supererebbero invece General Motors che immatricola 8,4 milioni di veicoli. Non solo, Fca aumenterebbe il suo business europeo grazie ai 2,5 milioni di veicoli venditi da Peugeot che si sommerebbero al milione di Fiat Chrysler. Nel Vecchio Continente il neo gruppo se la batterebbe con Volkswagen che ha una share di mercato del 24%. La fusione dei due gruppi riunirebbe i marchi Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e Vauxhall.

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