20-21 settembre data più probabile per election day. Ed è scontro governo-Regioni

20-21 settembre data più probabile per election day. Ed è scontro governo-Regioni
26 maggio 2020

“Le date del 20 e 21 settembre per un possibile Election Day sono l’ipotesi al momento più probabile, ma su cui non è stato ancora raggiunto un accordo con le Regioni”. Lo chiarisce il sottosegretario all’Interno Achille Variati. “Le date del 20 e 21 settembre – aggiunge – sono coerenti con le raccomandazioni formulate dal Comitato Tecnico Scientifico e al contempo cercano di assicurare le corrette condizioni di svolgimento democratico delle competizioni elettorali. Come ho detto intervenendo in Commissione, si tratta della proposta su cui il Governo sta dialogando con le Regioni. Vedremo se su questa opzione emergerà l’accordo che tutti auspichiamo”.

Ma già c’è lo stop delle Regioni. “Leggiamo le dichiarazioni del rappresentante del Governo che parla di accordo tra esecutivo e Regioni sulla data del voto il 20 settembre. Ma in realtà non c’è stato alcun accordo formale – precisano il presidente e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e Giovanni Toti -. Cinque delle sei Regioni chiamate alle urne avevano indicato ufficialmente altre date: il 26 luglio, il 6 settembre o al massimo il 13 settembre. Il 20 settembre è una data dunque che non era ricompresa tra quelle indicate, che peraltro impedisce la riapertura di un anno scolastico, già di per sé molto difficile. Inoltre si tratta di una data a ridosso di ottobre, mese nel quale, stando alle relazioni del Comitato tecnico-scientifico del Governo, potrebbe riproporsi il Covid”.

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“Tale data – ribadiscono Bonaccini e Toti – cade ben quattro mesi dopo la scadenza naturale delle legislature regionali: mentre i cittadini stanno ormai tornando ad una vita normale, agli stessi viene impedito per quattro mesi di votare. La decisione del Governo va contro ogni pronunciamento delle Regioni su una loro specifica competenza. Chiediamo una riunione urgente della Conferenza Stato-Regioni per ripristinare un leale dialogo tra le istituzioni su un tema così delicato”.

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