260€ extra direttamente in busta paga: il nuovo Bonus adesso è ufficiale | Sarà erogato a partire da questa data

Soldi (Instagram) IlFogliettone
Molti italiani potranno sorridere nel periodo estivo perché riceveranno un bel bonus in busta paga. Di cosa si tratta.
I bonus in busta paga sono somme di denaro aggiuntive erogate ai lavoratori dipendenti insieme alla retribuzione mensile. Questi interventi economici sono spesso introdotti dal governo con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, stimolare la spesa o fornire un aiuto specifico a determinate categorie di lavoratori.
Questi bonus possono essere di importo variabile e la loro erogazione è solitamente vincolata a determinati requisiti, come ad esempio limiti di reddito. L’obiettivo principale è quello di fornire un sollievo economico diretto e immediato ai beneficiari, incrementando la liquidità disponibile per consumi o risparmi. La modalità di erogazione tramite la busta paga garantisce che il bonus raggiunga direttamente il lavoratore in maniera semplice e trasparente.
L’applicazione di questi bonus può avere diverse finalità. In periodi di inflazione elevata, ad esempio, possono essere introdotti per compensare parzialmente l’aumento dei prezzi. In situazioni di crisi economica, possono mirare a incentivare la domanda interna.
È importante sottolineare che i bonus in busta paga sono generalmente misure straordinarie e temporanee, a differenza degli aumenti salariali strutturali. La loro introduzione e le relative modalità di applicazione sono definite da specifiche leggi o decreti governativi, che ne stabiliscono l’importo, i beneficiari e la durata.
Spauracchio IRPEF
L’IRPEF, acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta progressiva applicata sui redditi delle persone fisiche residenti e non residenti in Italia. È un’imposta diretta, in quanto colpisce direttamente la capacità contributiva del soggetto. L’IRPEF si applica a diverse categorie di reddito, tra cui quelli da lavoro dipendente, autonomo, pensione, impresa, capitale e fondiari.
Il calcolo dell’IRPEF sugli stipendi avviene applicando delle aliquote percentuali a scaglioni di reddito. Attualmente, per il 2025, sono previsti tre scaglioni: 23% fino a 28.000 euro, 35% tra 28.001 e 50.000 euro, e 43% sopra i 50.000 euro. L’imposta lorda si ottiene applicando queste aliquote al reddito imponibile. Dall’imposta lorda si sottraggono poi le detrazioni fiscali per ottenere l’IRPEF netta, ovvero l’importo effettivamente trattenuto.
In estate bonus in busta paga
Sulla base della riforma fiscale attualmente in vigore, l’IRPEF viene calcolata applicando aliquote progressive sul reddito imponibile. Tuttavia, per i redditi superiori a 50.000 euro è prevista una riduzione della detrazione per lavoro dipendente pari a 260 euro, misura che di fatto annulla i benefici del taglio dell’aliquota per questa fascia di contribuenti.
Nel complesso, questa operazione ha garantito un risparmio fiscale netto che può arrivare fino a 260 euro annui, beneficio pienamente percepito dai lavoratori con un reddito pari o superiore ai 28.000 euro. Si tratta di un intervento pensato per alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio, anche se con effetti progressivamente decrescenti al crescere del reddito.