Blocco informatico, il Comitato per le comunicazioni non comunica. “Una situazione inaccettabile”

Blocco informatico, il Comitato per le comunicazioni non comunica. “Una situazione inaccettabile”
2 dicembre 2015

“Una situazione inaccettabile”. Così il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo, ha definito i disagi di cui anche l’organismo regionale è rimasto vittima, a seguito della paralisi informatica che ha colpito tutta l’amministrazione siciliana a causa della controversia tra Regione e il socio privato di sicilia e-Servizi. Gravi le conseguenze per i cittadini siciliani. “Anche se ci sono certamente situazioni più delicate – ha proseguito Di Vuolo – come per esempio quelle legate alla sanità pubblica, il danno per il Corecom è rilevante”. Soprattutto per quanto riguarda le conciliazioni, strumento di tutela dei consumatori siciliani nel settore delle telecomunicazioni (servizi di telefonia mobile e fissa, operatori internet). Il protocollo informatico del Corecom, infatti, funziona in modo irregolare e non consente l’acquisizione al protocollo degli atti che arrivano agli uffici del Corecom, oltre al fatto che l’interruzione non consente l’accesso alla webmail istituzionale.

Le convocazioni da inoltrare ai soggetti coinvolti nelle conciliazioni vengono solitamente inviate per mezzo della posta elettronica ma, vista l’attuale situazione, si è stati costretti a convocare a mezzo raccomandata A/R, con un notevole aggravio di costi per l’Amministrazione e con tempi di attesa evidentemente dilatati. Considerando anche l’alto numero di conciliazioni che interessano cittadini siciliani che non appartengono alla provincia di Palermo (più del 50%) e che si recano nel capoluogo in seguito alle convocazioni, è evidente il danno subito dall’ente e dai cittadini stessi a causa dei numerosi rinvii dovuti ai malfunzionamenti informatici. “Un problema imbarazzante che si trascina ormai da troppi anni – ha concluso il presidente del Corecom Sicilia. – È necessario che si trovi subito una soluzione. Il Corecom sicilia, a maggior ragione, dovrà rendere indipendenti i propri sistemi informatici, così da essere autonomo e autosufficiente per garantire sempre un adeguato servizio ai cittadini”.

Leggi anche:
Giovani Alfieri della Repubblica, 29 storie di solidarietà e altruismo
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti