Abusi sessuali minorenni, arrestato prete di Palermo. L’arcivescovo Lorefice chiede perdono

Abusi sessuali minorenni, arrestato prete di Palermo. L’arcivescovo Lorefice chiede perdono
2 febbraio 2016

Avrebbe abusato di tre minorenni. Con questa accusa la Squadra mobile di Palermo, con la collaborazione dei colleghi della Mobile romana, hanno arrestato e condotto in carcere il sacerdote Roberto Elici della parrocchia di via Perpignano, a Palermo. Il prelato dovrà rispondere di violenza sessuale, reato commesso durante la sua permanenza nel capoluogo siciliano. Le indagini della Polizia di Stato hanno permesso di scoprire che due fratelli di 13 e di 15 anni erano stati oggetto delle attenzioni morbose del parroco della chiesa di Palermo che frequentavano. Fatti che sarebbero iniziati in occasione di un pellegrinaggio e che sarebbero continuati in periodi successivi, anche presso l’abitazione dei minori. Il sacerdote, approfittando del rapporto di fiducia che si era instaurato con la mamma delle vittime, era diventato un punto di riferimento per loro, tanto da pagare il biglietto per un pellegrinaggio all’estero per uno dei due e fare diversi regali. La madre, dopo avere appreso da uno dei figli cosa era successo, ha prontamente denunciato la vicenda. Le indagini, dirette dalla Procura, si sono avvalse di alcune testimonianze ed hanno permesso di ricostruire un’altra vicenda, avvenuta qualche tempo prima, di abusi sessuali ai danni di una terza vittima, oggi maggiorenne. Infine, e’ stata acquisita la conversazione, via chat, che il sacerdote aveva intrattenuto con una parrocchiana, nella quale le confessava quanto aveva fatto in un momento di debolezza, durante un pellegrinaggio. Elementi che hanno consentito l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del capoluogo siciliano.

L’ARCIVESCOVO Chiede perdono l’arcivescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, alle vittime delle violenze subite e ai loro familiari, “appresa la notizia dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di don Roberto Elice”. L’arcivescovo mostra al contempo “forte dolore” perche’ il fatto, “oltre a ferire la societa’ umana, deturpa il volto di tutta la comunita’ ecclesiale e in special modo dei tanti presbiteri che quotidianamente e in modo silenzioso lavorano con dedizione e generosita’ sul territorio diocesano per il bene degli uomini e delle donne loro affidati”. Lorefice “eleva la propria preghiera al Signore perche’ sani umanamente e spiritualmente le sofferenze delle persone ferite e medichi il cuore di chi ha commesso il male”.

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DON DI NOTO “Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno alle presunte vittime, alla famiglia e alla comunita’ cristiana che subisce questa grave e tristissima vicenda”. Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter Onlus commenta cosi’ la notizia dell’arresto di un parroco palermitano. Per don Di Noto l’abuso sessuale “e’ un fenomeno diffuso e sempre piu’ in aumento, un fenomeno presente in tutti i ceti sociali. Non dobbiamo dimenticare che avviene sul minore da parte di figure dominanti anche attraverso atti non esplicitamente violenti; e’ prevalentemente compiuto da un adulto, che ha una relazione significativa con modalita’ falsamente ludiche ed ambigue, che sfruttano la relazione affettiva, ma utilizzando una comunicazione di tipo sessuale assolutamente inadeguata e dannosa per i bambini”. E conclude: “Ascoltiamo e proteggiamo le presunte vittime di questo sacerdote. Possa il corso della giustizia fare sempre piu’ chiarezza, anche da un punto di vista canonico. Gli atti sessuali su minori sono come le ‘messe nere’, sono contro la vita e non sono amore”.

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