Borse europee sulle montagne russe, oggi “resuscitati” 240 miliardi euro

Borse europee sulle montagne russe, oggi “resuscitati” 240 miliardi euro
12 febbraio 2016

Le Borse frizzanti e le banche ancor di più. La settimana di montagne russe delle Borse si è conclusa nella direzione diametralmente opposta ai colli con cui si erano aperte le danze: con una ondata di forti rialzi che talvolta hanno quasi interamente recuperato il precedente scivolone. Ma non l’insieme delle flessioni: l’andamento schizofrenico dei listini maschera solo parzialmente una tendenza di fondo che resta al ribasso. E con cui da inizio anno l’indice Eurostoxx 600, che oggi ha registrato un brioso più 2,90 per cento, ha lasciato sul terreno un 14,60 per cento. In pratica, prendendo a riferimento questo indice, da inizio anno i mercati azionari europei hanno bruciato quasi 1.450 miliardi di euro sul valore della capitalizzazione, ma oggi ne hanno resuscitati 240 miliardi. A Milano il Ftse-Mib ha siglato gli scambi al più 4,70 per cento (dopo il meno 5,63% di ieri), Parigi è balzata del 2,52 per cento, Francoforte del 2,45 per cento, Londra più 3,08 per cento. Una dinamica briosa che contagia anche wall street, dove nel primo pomeriggio l’indice Dow Jones guadagna l’1,49 per cento e il Nasdaq l’1,19 per cento.

Ragioni di fondo evidenti alla base di questi scatti non se ne vedono, allo stesso modo in cui non vi erano cause individuabili nei fondamentali economici a innescare i crolli delle precedenti sedute. Oggi sono usciti dai sul Pil di Germania, Italia e Eurolandia non distanti dalle attese, laddove il bilancio di dicembre della produzione industriale ha riservato una dinamica ben peggiore del previsto. Incuranti di questi sviluppi, a guidare i rialzi sono state quelle stesse banche che alcune ore prima zavorravano i listini. A Milano UniCredit ha segnato un più 14 per cento, Unipol, Banco Popolare e Popolare Emilia Romanga tutte oltre il più 11 per cento. Ma la maglia rosa se l’è aggiudicata la tedesca Commerzbank, con un più 18 per cento vitaminizzato dalla crescita degli utili. La connazionale Deutsche Bank, su cui si erano addensati timori in merito ai pagamenti di cedole obbligazionarie, ha reagito annunciando un corposo buy-back di bond, da 4,8 miliardi di euro, ed è stata premiata con un più 11,80 per cento a Francoforte.

E la francese Société Générale ha segnato un più 3,40 per cento. Al di là di queste risalite, le autorità mostrano una crescente attenzione verso la situazione. al termine del Consiglio Ecofin a Bruxelles il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha avvertito: “seguiamo attentamente la volatilità dei mercati e, se necessario, siamo pronti ad agire e a fare proposte su come rafforzare la ripresa europea, in modo che non sia compromessa da questa volatilità”. Dopo diversi giorni i cui analisti e osservatori hanno chiamato in causa le banche centrali, lunedì pomeriggio il presidente della Bce Mario Draghi avrà l’opportunità di fare un punto della situazione, con una audizione al parlamento europeo. E potrebbe anche fornire spunti su cosa potrebbe fare la Bce a marzo, quando il Consiglio direttivo riesaminerà la linea di politica monetaria. Intanto l’euro si è moderato a 1,1243 dollari.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti