Acciaierie Sicilia, per i sindacati 400 posti a rischio

27 gennaio 2015

Giovedì prossimo i lavoratori delle Acciaierie di Sicilia si riuniranno in presidio, dalle 10 alle 13, davanti la prefettura di Catania, contemporaneamente alla riunione sul futuro aziendale alla quale dovrebbero partecipare l’amministratore delegato de società, l’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri e i rappresentanti delle istituzioni locali. Lo rendono noto i sindacati. “In difesa di 400 posti di lavoro – si legge in un comunicato – Fim Cisl-Fiom Cgil-Uilm Uil si attendono che da questo vertice a Palazzo Minoriti scaturisca la notizia della ratifica in Giunta regionale del protocollo col quale vengono recepite le normative europee e nazionali sul mercato del rottame.

Il sindacato, inoltre, intende proseguire il confronto sulla riduzione del costo dell’energia, che in Sicilia è più alto delle altre regioni italiane e penalizza l’intero mondo produttivo dell’Isola, non solo le Acciaierie di Sicilia che utilizza un forno elettrico”. “Nella situazione di crisi che attanaglia tutto il settore siderurgico italiano – prosegue la nota – Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil ritengono indispensabile per la tutela dell’impresa e dei posti di lavoro una regolazione della filiera del rottame in Sicilia che assicuri, a prezzi di mercato, regolari approvvigionamenti allo stabilimento di Catania e parità di trattamento in bolletta elettrica. Questi interventi, peraltro – concludono i sindacati – possono fare di Acciaierie di Sicilia il polo di esportazione del gruppo Alfa Acciai nel bacino del Mediterraneo con prospettive di espansione nel mercato e di crescita dell’occupazione”.

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