Acquisizione Acqua Marcia? E lavoratori?

18 marzo 2014

“Si fanno sempre piu’ pressanti le voci secondo le quali sembrerebbe esserci la concreta possibilita’ di acquisizione da parte di un gruppo straniero degli Hotel Acqua Marcia in Sicilia”. Ad affermarlo e’ Mimma Calabro’, segretario generale della Fisascat Cisl. Secondo la sindacalista “oggi piu’ che mai serve chiarezza”. “Ci chiediamo – aggiunge – se l’azione di snellimento di personale e di perdita salariale proposto dal Gruppo sia frutto di un piano industriale, volto al rilancio degli alberghi, oppure sia propedeutico a facilitare eventuali trattative che, se cosi’ fosse, avrebbero gravissime ripercussioni solo sui lavoratori”. A fare suonare il campanello di allarme del sindacato e’ la lettera che la societa’ Acqua Marcia Turismo ha spedito ai lavoratori nelle scorse settimane in cui si fa riferimento all’accordo per esternalizzare alcuni servizi. “O meglio – puntualizza Mimma Calabro’ -, alla cessione dei rapporti di lavoro dei dipendenti, il che significa che non si tratta di cessione di ramo d’azienda, ma cessione di contratto per cui le garanzie dei lavoratori verrebbero praticamente azzerate, non avendo piu’ alcun rapporto diretto con il gruppo”. Nella lettera, spiega la sindacalista, “si invitano i lavoratori, come prevede l’accordo non firmato dalla Fisascat, a valutare la possibilita’ di proseguire il rapporto con altro datore di lavoro. Qualora dovesse arrivare un rifiuto, la societa’ si troverebbe nella condizione di dovere valutare la posizione del lavoratore come costituente esubero”.

“Ecco perche’ la Fisascat – dice la rappresentante sindacale -, rivendica con forza la scelta di non avere firmato il 10 febbraio scorso la procedura di licenziamento collettivo di 30 dipendenti, la trasformazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time degli addetti alla ristorazione e la cessione del contratto dei dipendenti dei servizi ai piani”. “Avevamo fatto delle proposte – spiega Mimma Calabro’ – che l’Azienda non ha voluto prendere in considerazione. Eravamo e siamo convinti che si possono superare le criticita’, salvaguardando non solo i livelli occupazionali, ma anche gli aspetti retributivi e contributivi di ogni lavoratore. Oggi piu’ che mai serve chiarezza su tutto e tutti”. La vertenza riguarda le strutture alberghiere della societa’ Acqua Marcia Turismo in Sicilia: Excelsior a Catania, et des Etrangers a Siracusa, Hotel delle Palme, Excelsior e Villa Igiea a Palermo.

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