ADDIO CANONE RAI | Scrivi questa letterina e finalmente non paghi più: soldi risparmiati (e benedetti)

Rai (Raiplay) IlFogliettone

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Possibili importanti grandi novità per molti italiani stufi di pagare l’ormai celebre Canone Rai. Cosa si deve sapere. 

Il canone Rai è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive. Non è quindi una tassa legata all’effettiva fruizione dei programmi Rai, ma al mero possesso di un dispositivo che consente di riceverli.

L’introduzione di questa imposta risale al febbraio 1938, con un Regio Decreto-Legge. All’epoca, chiaramente, si riferiva principalmente agli apparecchi radiofonici, essendo la televisione ancora una tecnologia futuristica. Con l’avvento e la diffusione della televisione, il canone si è evoluto per includere anche i televisori.

Nel corso degli anni, il prezzo del canone ha subito diverse variazioni. Per fare un esempio, nel 2016 l’importo annuale era stato fissato a 100 euro. Negli anni successivi, ci sono state riduzioni, portandolo a 90 euro e, per il 2024, a 70 euro.

Tuttavia, nel 2025 il canone è tornato all’importo di 90 euro. Queste fluttuazioni riflettono le diverse politiche governative e le esigenze di finanziamento del servizio pubblico, cercando un equilibrio tra la sostenibilità della Rai e il carico fiscale per i cittadini.

Evasori e canone in bolletta

Fino a pochi anni fa, l’evasione del canone Rai rappresentava un problema significativo per le casse dell’azienda e per il finanziamento del servizio pubblico. Si stimava che una fetta consistente della popolazione, pur possedendo un apparecchio televisivo, non pagasse regolarmente la tassa.

Per contrastare l’elevata evasione e garantire un gettito più stabile, il governo italiano ha preso una decisione drastica nel 2016: inserire il canone Rai direttamente nella bolletta dell’energia elettrica. Questa misura ha reso il pagamento praticamente automatico per la maggior parte delle famiglie, legandolo a un’utenza domestica essenziale. L’obiettivo era massimizzare la riscossione, riducendo drasticamente le possibilità di evasione e assicurando così maggiori risorse per la Rai. L’introduzione del canone in bolletta ha effettivamente portato a un aumento significativo della percentuale di riscossione.

Soldi (Pixabay) IlFogliettone 2

Possibilità di esenzione dal pagamento

Entro il 30 giugno è possibile evitare il pagamento del Canone Rai per il secondo semestre dell’anno presentando istanza di esenzione. Per categorie come chi non possiede alcun apparecchio, oppure chi ha compiuto 75 anni con reddito familiare inferiore a 8.000 €, resta infatti attiva questa opportunità alla scadenza.

L’esenzione si applica solo ai possessori di utenza elettrica residenziale e deve essere richiesta tramite autocertificazione, completa di tutti i requisiti richiesti dall’Agenzia delle Entrate. La domanda di esenzione può essere presentata in modalità telematica tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate  oppure attraverso CAF via PEC indirizzata a Rai. Le richieste presentate dopo il 30 giugno saranno valide soltanto per il 2026, quindi i mesi di luglio-dicembre 2025 saranno comunque soggetti a pagamento se non si agisce entro la data limite.