“Agente non ho con me il TT20100”: 7.837 euro e fermo amministrativo di 90 giorni | Da oggi al posto di blocco lo chiedono a tutti
Multa - (ansa) - IlFogliettone.it
In caso di controllo, se ti trovano senza questo documento rischi una multa salatissima: non c’è alcuna tolleranza.
La revisione dell’auto è uno dei controlli più importanti previsti dalla normativa italiana per garantire la sicurezza stradale. Un’auto in buone condizioni rappresenta un mezzo sicuro per chi la guida e per tutti gli utenti della strada. Per questo motivo è obbligatorio sottoporre i veicoli a revisione periodica: solo dopo un esito positivo il mezzo può continuare a circolare. Ignorare questo obbligo significa mettere a rischio sé stessi e gli altri, oltre a incorrere in sanzioni anche piuttosto pesanti.
Molti automobilisti si chiedono quando effettuare la revisione dell’auto, soprattutto se si trovano alla prima esperienza. La prima revisione è prevista dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, mentre le successive si svolgono ogni due anni. È importante ricordare che il termine esatto si basa sul mese dell’ultima revisione, non sul giorno. Ad esempio, se il controllo è stato effettuato il 5 novembre, la scadenza sarà fissata al 30 novembre di due anni dopo.
A differenza di quanto accade per l’assicurazione auto, la revisione non gode di alcuna tolleranza dopo la scadenza. Una volta terminato il mese di riferimento, l’auto risulta fuori regola. In caso di controlli, le forze dell’ordine possono contestare immediatamente l’infrazione. Per questo motivo è fondamentale tenere sotto controllo la data dell’ultimo controllo e programmare per tempo il rinnovo, senza aspettare l’ultimo momento e compilando l’apposito modulo TT2100.
Circolare con la revisione scaduta può comportare multe che vanno da 169 a 680 euro. Se si viene fermati più volte senza aver regolarizzato la propria posizione, l’importo può raddoppiare. Nei casi più gravi, quando si continua a circolare nonostante un fermo amministrativo, si rischiano sanzioni ancora più elevate, fino a oltre 7.800 euro, e la confisca del veicolo. È evidente che non conviene correre questi rischi, né dal punto di vista economico né da quello della sicurezza.
Cosa accade se l’auto non supera la revisione
Quando un’auto non supera la revisione, la legge prevede tre possibili soluzioni. Se i problemi riscontrati sono lievi, è possibile ripetere il controllo entro un mese, dopo aver effettuato le necessarie riparazioni. In caso di difetti gravi, invece, il veicolo viene sospeso dalla circolazione fino alla risoluzione dei problemi. Solo dopo un secondo controllo positivo l’auto potrà tornare su strada. In tutti i casi, le spese per la seconda revisione sono a carico del proprietario.
Molti automobilisti scelgono di effettuare la revisione prima della scadenza. Questa scelta, spesso dettata da necessità di viaggio o da controlli di routine, può rivelarsi vantaggiosa. Anticipare consente di affrontare eventuali guasti senza urgenza e di evitare l’affollamento dei centri di revisione nei periodi di maggiore richiesta. Inoltre, una revisione anticipata offre una tranquillità aggiuntiva: sapere che il proprio veicolo è in regola rende ogni viaggio più sereno.
Attenzione alla nuova scadenza
È bene ricordare che, se si decide di anticipare la revisione, la data della prossima sarà calcolata a partire da quella effettiva del nuovo controllo. Se quindi si effettua la revisione un mese prima della scadenza prevista, la prossima sarà fissata due anni dopo quel mese, e non dopo la scadenza originaria. È importante tenerne conto per aggiornare correttamente i propri promemoria.
Oltre a essere un obbligo di legge, la revisione è anche una forma di rispetto verso la collettività. Un’auto efficiente contribuisce alla sicurezza generale, riducendo il rischio di incidenti dovuti a guasti tecnici. Curare la manutenzione del proprio mezzo, rispettando le scadenze e affrontando eventuali problemi per tempo, è un atto di responsabilità che ogni automobilista dovrebbe assumersi con serietà.