Ammortizzatori, accordo fatto: più licenziamenti che Cig

9 aprile 2014

Firmato da Regione e parti sociali l’intesa che proroga per il 2014 quella sottoscritta nel 2013. Oltre 211 milioni serviranno per mobilità in deroga (licenziamenti), più di 53 per Cig in deroga (aziende in crisi)

La crisi, tra il 2013 e quest’anno, ha indotto molte aziende siciliane a licenziare quando sono riuscite a evitare di chiudere i battenti. E “per la prima volta da quando nel 2009 sono stati istituiti gli ammortizzatori in deroga, i dati sulla mobilità, che hanno a che fare con i licenziamenti, hanno surclassato quelli sulla Cig in deroga, che riguardano dipendenti, sia pure di aziende in crisi”. A prenderne atto, “con tristezza” dice, è Giorgio Tessitore della segreteria regionale Cisl, che per il sindacato guidato da Maurizio Bernava ha partecipato all’incontro, nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro a Palermo, durante il quale, nel pomeriggio di oggi, Regione e parti sociali hanno firmato l’accordo che proroga per il 2014 l’intesa sugli ammortizzatori in deroga sottoscritta nel 2013. La firma, “più volte sollecitata dalla Cisl”, spiega Tessitore, si è accompagnata alla sottolineatura, nel documento, dell’urgenza che il nuovo governo regionale convochi sindacati e imprese per affrontare il nodo delle emergenze dell’economia. Le parti, inoltre, auspicano che il nuovo governo regionale includa sotto l’ombrello degli ammortizzatori anche settori finora esclusi, quali la sanità privata e il trasporto pubblico locale.

Quanto ai dati, in base alle domande presentate finora ai nove Uffici provinciali del lavoro, il costo quantificato per il 2014, per ammortizzatori in deroga, ammonta a 265 milioni di euro di cui oltre 211 per mobilità in deroga e più di 53 per Cig in deroga. L’inversione dell’ordine di grandezza consueto, tra i due istituti, “è un pesante indicatore della crisi – commenta la Cisl – ma è anche il drammatico risultato dell’assoluta assenza, finora, di politiche regionali di sviluppo”. Riguardo alle risorse, finora dal governo nazionale sono stati assegnati alla Sicilia, per quest’anno, appena 20 milioni. Il fabbisogno regionale attuale è di 265 milioni. “Ribadiamo l’esigenza – insiste Tessitore – che la Regione cofinanzi lo strumento, integrando fino a copertura quanto arriverà da Roma”. Hanno firmato l’accordo, per la Regione, la dirigente generale Annarosa Corsello e Francesca Garoffolo, dirigente responsabile.

 

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