Ance: in calo bandi di gara, in media otto al mese

16 settembre 2016

Da gennaio ad agosto di quest’anno sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana sono stati pubblicati solo 64 bandi di gara (-58,71% rispetto ai 155 del corrispondente periodo del 2015), di cui solo 17 da maggio in poi con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti. Questa la sequenza: 6 a gennaio, 10 a febbraio, 8 a marzo, 23 ad aprile (la corsa prima del nuovo Codice appalti); poi 4 a maggio e altrettanti a giugno, 6 a luglio e 3 ad agosto. La media è stata di 8 gare al mese. Lo rileva l’Osservatorio regionale dell’Ance Sicilia, la cui analisi evidenzia anche il crollo del 45,03% degli importi offerti al mercato: 103,9 milioni di euro a fronte di 189,1 milioni di gennaio-agosto dello scorso anno.

La riduzione sale all’88,32% a confronto col 2007, anno di inizio della crisi, quando da gennaio ad agosto furono bandite 818 gare per un totale di 890 milioni. Appena 2 le procedure che quest’anno hanno superato l’importo di 5 milioni: quella avviata dalla Provincia regionale di Ragusa per 9,2 milioni (collegamento fra la Ss 115 e l’aeroporto di Comiso) e quella del Comune di Messina per 16,4 milioni (collegamento fra il viale Gazzi e l’approdo Fs). “E’ evidente – afferma Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia – che questa tendenza conduce alla fine del settore edile, quello portante dell’economia siciliana. In nove anni è stato eroso quasi il 90% del mercato (dal 2007 ad oggi) a prescindere dal colore politico dei governi in carica. Le imprese e i lavoratori oggi devono sopravvivere (come?) solo col 10% residuo del mercato”.

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