Un attacco terroristico in Mali. Jihadisti hanno assalito un compound degli occidentali alla periferia di Bamako, la capitale del Mali, dove si trova “Le Campement”, un resort e strutture sportive dove la comunita’ straniera che risiede nel paese africano si ritrova abitualmente. Tre i morti, decine gli ostaggi, intervento delle truppe speciali locali e francesi, come anche degli uomini della forza di interposizione delle Nazioni Unite. Non risulta al momento che vi siano italiani coinvolti, secondo fonti della Farnesina che sta procedendo con una serie di verifiche. Dei vicini di questo lodge hanno detto all’Afp di aver sentito dei colpi d’arma da fuoco provenire dal luogo dell’attacco. Del fumo si innalza dal sito, verso il quale si sono diretti soldati dell’esercito del Mali e della forza francese antijihadista Barkhane, secondo un giornalista dell’Afp. Altri testimoni avrebbero sentito urlare “Allah Akbar” al momento dell’attacco. Venti ostaggi vengono subito liberati, ma si tratta di un ritorno alla realta’: il paese e’ ancora quello dove meno di due anni fa un assalto simile ebbe come teatro un albergo di lusso in pieno centro cittadino. Il particolare che il commando gridi “Allahu akhbar” e’ solo una conferma. Nella zona agisce, con l’intenzione di destabilizzare l’intera area, Boko Haram. E’ il motivo per cui, quattro anni fa, i francesi inviarono le loro truppe scelte a garantire che in Mali non esploda il caos. A fugare gli ultimi dubbi l’ammissione del ministro per la sicurezza Salif Traore: “Si tratta di un’aggressione jihadista che ha costretto all’intervento le forze speciali. Le operazioni continuano, stiamo procedendo stanza per stanza”. Si attende la rivendicazione formale. Ma gia’ alcuni giorni fa la locale ambasciata americana aveva messo in guardia contro “la possibilita’ di una maggiore minaccia contro obiettivi occidentali, incluse ambasciate luoghi di culto ed altro”.
