Berlusconi: l’unico ‘piano B’ sono io… Meloni: io ministro Difesa? Sono candidato premier

Berlusconi: l’unico ‘piano B’ sono io… Meloni: io ministro Difesa? Sono candidato premier
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi
3 febbraio 2018

Niente grande coalizione come esito delle prossime elezioni. Silvio Berlusconi spegne con una auto-battuta gli scenari sul possibile dopo voto e assicura che “l’unico ‘piano B’ che abbiamo e’ il piano Berlusconi: vincere le elezioni, con Forza Italia e il centrodestra”. “Vinceremo noi, ne sono certo – assicura il leader FI – e non c’e’ nessun ‘piano B’ da parte nostra come – contrattacca – cercano di far credere certi partiti della sinistra”. Del resto, osserva ancora “come potremmo allearci con un Pd che ha governato con 4 governi non eletti dai cittadini, aumentando la poverta’, le tasse e il debito pubblico?”. Berlusconi, ribadisce la tenuta della coalizione. “Con la Lega – chiarisce – abbiamo linguaggi e stili diversi, ma c’e’ un accordo solido su come cambiare le cose e sul futuro in Italia e in Europa”. Tiene anche a sottolineare che Forza Italia e il centrodestra hanno il ruolo di garante sulla credibilita’ dell’Italia in Europa, vero baluardo contro l’avanzata dei grillini. “Ho spiegato ai nostri interlocutori europei – dice ancora Berlusconi – che sara’ il centrodestra ad impedire che l’Italia precipiti nel baratro pericoloso dei ribellisti, dei pauperisti, dei giustizialisti”. Quindi si dice sicuro della riconquista di Palazzo Chigi. “Non ci sara’ nessuno stallo – assicura – e il Presidente della Repubblica non avra’ alcun imbarazzo. Ascoltera’ le indicazioni dello schieramento che avra’ vinto le elezioni e incarichera’ di formare il governo la persona da noi indicata”. Ed esclude un possibile duello tv con il candidato premier del M5s: “Prima che il signor Di Maio possa considerarsi mio rivale dovra’ avere un curriculum un po’ piu’ significativo che aver fatto lo steward allo stadio San Paolo”.

Leggi anche:
La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo Chigi

Nella giornata politica si registra qualche piccola scintilla con Giorgia Meloni, che Berlusconi vedrebbe bene alla guida della Difesa. Ma la leader Fdi, replica con una leggera punta polemica: “Berlusconi sta impegnando meta’ della campagna elettorale a riempire le caselle dei ministeri. Io – chiarisce Meloni – non sono candidata per un ministero ma per la presidenza del consiglio dei ministri, sarebbe una grande rivoluzione se fosse una donna”. Infine, botta e risposta tra l’Espresso e l’avvocato azzurro Niccolo’ Ghedini. Il settimanale pubblica in esclusiva mondiale i diari segreti di Arafat contenenti la rivelazione che il leader palestinese “aiuto’ Berlusconi quando questi era sotto processo per aver finanziato illecitamente il Psi di Bettino Craxi”. Secondo il settimanale, Arafat incontro’ segretamente Berlusconi nel 1998, in una capitale europea, e dopo quell’incontro decise di confermare la falsa versione data da Berlusconi ai giudici, cioe’ che i 10 miliardi di lire al centro del processo erano destinati non al Partito Socialista Italiano bensi’ all’Olp, come sostegno della causa palestinese. Non era vero, ma Arafat – scrive l’Espresso – rivela nei diari di aver confermato pubblicamente questa versione ricevendo in cambio un bonifico. Netta la smentita di Ghedini: “I fatti narrati sono assolutamente non fondati”. Non a caso, aggiunge, avviene alla vigilia delle elezioni.

Leggi anche:
Autogol Lega su Autonomia, assente manda sotto maggioranza. E' caos

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti