Berlusconi pronto a cedere dopo 30 anni. “Continuerò ad avere la maggioranza”

Berlusconi pronto a cedere dopo 30 anni. “Continuerò ad avere la maggioranza”
5 giugno 2015

20 febbraio 1986-5 giugno 2015. Due date che entreranno nella storia della famiglia Berlusconi. Il 20 giugno del 1986 l’imprenditore milanese rilevò da Giuseppe Farina un Milan indebitato fino al collo per farne poi una delle società più forti a livello mondiale. Il 5 giugno del 2015 ha deciso di voler cedere parte della sua creatura, non la maggioranza, al broker thailandese Bee Taechaubol realizzando così quello che aveva detto non più tardi di qualche settimana fa: “Il calcio internazionale insegna che attualmente ci sono gli stati alle spalle delle grandi squadre come nel caso del Paris Saint Germain. Le famiglie da sole non ce la fanno più ed io sto cercando qualcuno che possa affiancarmi per fare del Milan una società ancora più forte”. Si sono annusati Berlusconi e mr. Bee ed al Cavaliere il broker all’inizio non è piaciuto, “non voglio che ci si faccia pubblicità con il Milan”, ieri sera ha respinto il suo assalto nella notte.

Un miliardo di euro per rilevare il cento per cento delle azioni. Risposta secca: 48%. E così sembra sia stato. Oggi la stretta di mano per ripartire. “L’accordo mi permetterà di tenere la maggioranza”, ha detto Berlusconi. “Investitore trovato nelle ultime 24 ore? Sì, sembra che sia possibile. Naturalmente mantengo maggioranza e la carica di presidente. C’è la possibilità che qualcuno che conosce bene i mercati asiatici possa sviluppare l’utilizzazione del brand commerciale del Milan in quei settori”. Il futuro passa da Mihajlovic? “Impressione ottima, una persona di livello. Non solo competente per quanto riguarda il calcio, ma anche di grande polso e con cui è anche possibile mantenere un confronto. Ibra? Abbiamo parlato di tante cose. L’età avanzata non mi consente di ricordare tutto. Non ci credete? Nemmeno io”. Il grande Milan di Berlusconi ha un palmares che farebbe impallidire qualsiasi società a livello internazionale. Sotto la sua presidenza ha vinto cinque Champions League, otto scudetti, sei supercoppe italiane, cinque supercoppe Uefa, tre coppe intercontinentali ed una coppa Italia. Alla sua corte allenatori come Sacchi, Ancelotti, Capello. Giocatori come Gullit, Van Basten, Rijkaard, il trio olandese delle meraviglie. Il futuro? Otto settimane e si conoscerà.

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