Camorra, 3 arresti a Napoli per vendita illegittima casa popolare

28 aprile 2017

Hanno provato a vendere in maniera assolutamente illegittima un appartamento in condominio di case popolari nel quartiere partenopeo di Pianura dopo che la legittima assegnataria aveva lasciato le chiavi alle autorità preposte. Sono per questo stati arrestate dai carabinieri della locale stazione tre persone ritenute appartenenti o contigue al clan camorristico dei “Pesce-Marfella”. Francesco Ceci, 30 anni, e Vincenzo Birra, di 53, già noti alle forze dell’ordine, e un trentenne incensurato, Domenico di Pietro, dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata da finalità mafiose. I militari hanno accertato che nel novembre 2016 i 3 erano riusciti a ottenere la disponibilità di un appartamento popolare nel quartiere, lasciato dalla legittima assegnataria che aveva deciso di trasferirsi altrove, in un posto più vivibile, e aveva riconsegnato le chiavi. Lo scorso gennaio l’appartamento è stato “consegnato” dai 3 a un nucleo familiare che per entrarvi ha pagato a Ceci 17mila euro.

La situazione è esplosa quando il clan non si è accontentato e ha provato ad alzare la posta chiedendo ulteriori 8mila euro e mettendo in campo vere e proprie minacce nei confronti del nucleo familiare. Quando ha capito in quale guaio si fosse cacciato, il capofamiglia si è rivolto ai carabinieri. Le indagini sono state coordinate dalla DDA di Napoli. Due delle tre persone arrestate sono state portate in carcere, la terza è ai domiciliari. Nella nota della procura l’Aggiunto Filippo Beatrice sottolinea che sono state pesati le minacce e le intimidazioni effettuate nei confronti di tutta la famiglia che aveva illegalmente comprato l’alloggio e che gli emissari del clan pretendevano ulteriori somme di denaro “quali palesi gestori di un vero e proprio ‘mercato’ delle occupazioni abusive di immobili nel quartiere di Pianura”. “La vicenda cautelare – conclude la nota della procura – fa quindi luce anche sui nuovi assetti verticistici ed operativi del clan Marfella-Pesce all’indomani della decapitazione dello stesso per via giudiziaria, conseguente all’esecuzione della recente ordinanza di custodia cautelare n.108/17 emessa il 7 marzo scorso dal Gip del Tribunale di Napoli”.

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