Celebrato primo matrimonio transgender, speranza per minoranze a Cuba

Celebrato primo matrimonio transgender, speranza per minoranze a Cuba
19 luglio 2019

Una coppia transgender si e’ unita in matrimonio con una cerimonia civile celebrata al Palazzo dei matrimoni di San Francisco de Paula all’Avana, segnando un primato storico per Cuba. Una notizia presentata dai media come emblematica dei cambiamenti socio-culturali in atto sull’isola, dopo decenni di discriminazioni ai danni delle minoranze sessuali. Tuttavia, per potersi sposare Ramse’s, uomo transgender, e Dunia, donna transgender, hanno dovuto registrare la loro unione come quella di un uomo e di una donna, identita’ censita dai loro documenti ufficiali, e non con la loro identita’ sessuale reale. Un loro precedente tentativo di matrimonio era stato negato dalle autorita’, ma questa volta hanno superato alcuni ostacoli giuridici grazie all’assistenza del Centro nazionale di educazione sessuale /Cenesex), organismo statale diretto da Mariela Castro, figlia dell’ex presidente Raul.

Con l’intervento del Cenesex, gli sposi hanno ottenuto di potersi vestire in modo diverso rispetto al genere riconosciuto nei loro documenti d’identita’. Ora Ramse’s e Dunia sono in attesa di un intervento chirurgico per cambiare sesso, che verra’ effettuato gratuitamente dal servizio sanitario pubblico. Sulla scia della rivoluzione di Fidel Castro nel 1959, le minoranze sessuali sono state a lungo stigmatizzate e gli omosessuali perseguitati, con alcuni finiti in campi di ‘rieducazione’, oltre ad essere marginalizzati nel mondo del lavoro, con il divieto di accesso al settore pubblico. Dopo le scuse di Fidel, da un decennio la parlamentare Mariela Castro si adopera a favore dei diritti e di un maggior rispetto delle comunita’ Lgbt. La Costituizone vigente dallo scorso aprile vieta ogni discriminazione di genere, definendo il matrimonio come “una istituzione sociale e giuridica”, invece di “unione tra un uomo e una donna”, della precedente versione della Carta fondamentale. Se la Costituzione non si e’ sbilanciata sulle nozze gay, Mariela Castro promette di portare avanti la battaglia, con una prossima riforma del Codice della famiglia, e un referendum entro due anni dalla proposta del nuovo testo che potrebbe legalizzare il matrimonio sessuale sull’isola.

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