Cinema, accordo sul primo contratto nazionale degli attori

Cinema, accordo sul primo contratto nazionale degli attori
21 dicembre 2023

Raggiunto l’accordo per la stesura del primo contratto collettivo nazionale di lavoro delle attrici e degli attori del settore cine-audiovisivo. Un accordo “storico” e un’intesa innovativa che affronta questioni rilevanti come l’intelligenza artificiale e contro le disparità di genere. Il primo contratto collettivo dopo anni di battaglie che erano state lanciate da un attore impegnato come Gian Maria Volonté.

L’ipotesi di contratto siglato – il primo nella storia del comparto per quanto riguarda interpreti, attrici ed attori – verrà sottoposto alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione, da sottoscrivere entro il corrente anno. L’obbiettivo delle parti è dotare il settore della produzione cine-audiovisiva di un Ccnl che regolamenti il lavoro di attrici e attori, valorizzandone la professione e garantendo loro tutele e garanzie.

Nel contratto vengono individuate, tra l`altro, le forme contrattuali (prevedendo un doppio binario: subordinato ed autonomo), i minimi salariali e le modalità operative con cui la prestazione si espleta. Oltre a ciò vengono regolate materie circa l`utilizzo della AI, la promozione delle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere (anche attraverso l`utilizzo dell`intimacy coordinator) e si afferma la non discriminazione per le persone LGBTQ +, lo sviluppo di un sistema assicurativo a sostegno della previdenza e sanitario e infine viene sancita la rappresentanza sindacale, con un protocollo specifico di filiera da attuarsi entro il primo marzo 2024. Il Ccnl si dota di un sistema di monitoraggio che ne accompagni l`attuazione, individuando le criticità e le buone pratiche, anche nell`ottica di apportare nella successiva tornata contrattuale le modifiche ed i miglioramenti che verranno ritenuti dalle parti utili e necessari.

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Il contratto in 6 punti

 

Ccnl triennale

Inizia un nuovo capitolo per il settore cinematografico e televisivo con l’implementazione di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) della durata di tre anni. Questo accordo rivoluzionario introduce minimi tabellari per le giornate di posa, definisce diverse categorie di addetti e istituisce tavoli di discussione su questioni cruciali.

Retribuzione

Il Ccnl suddivide gli oltre 100.000 addetti del settore in tre gruppi distinti: protagonisti, comprimari e altri ruoli. I minimi tabellari vanno da 1.100 euro lordi per i protagonisti a 650 euro per gli altri ruoli. Il documento delinea inoltre le variazioni nelle retribuzioni per opere a lunga serialità e lunghissima serialità, garantendo un adeguato compenso anche per registi esordienti e film a basso budget.

Welfare e nuove tecnologie

Il capitolo successivo affronta la questione del welfare, rimandando a una futura negoziazione generale di filiera le modalità di accesso a piani assicurativi e previdenziali. Inoltre, si stabilisce la necessità di regolamentare le cessioni dei diritti legate alle nuove tecnologie, con l’impegno a rispettare la libertà negoziale delle parti coinvolte.

Intelligenza Artificiale

Un tavolo permanente viene istituito per regolare e disciplinare gli effetti delle nuove evoluzioni tecnologiche e normative, in particolare sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Questa iniziativa mira a coinvolgere rappresentanti di tutti i comparti della filiera cine-audiovisiva.

Parità di genere 

Il Ccnl si impegna per il rispetto della parità di genere e delle persone LGBTQ+, con l’obiettivo di abolire differenze di trattamento. Inoltre, viene adottato un approccio deciso contro le molestie sul lavoro, includendo la figura dell’“intimacy coordinator” per prevenire e sanzionare eventuali casi di molestie di genere, seguendo l’esempio di quanto accaduto a Hollywood.

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Visione futura

Il segretario nazionale di Slc Cgil, Sabina Di Marco, definisce l’accordo come un “risultato storico”, sottolineando la protezione e i diritti garantiti agli attori e alle attrici. Si evidenzia la necessità di questo Ccnl nel contesto di un percorso negoziale più ampio, mirando a un contratto di filiera che fornisca al settore maggiore forza nella competizione internazionale e assicuri il pluralismo nell’accesso alle professioni. Di Marco sottolinea come il sindacato sia in grado di affrontare le sfide del settore, cercando di superare un fermo della contrattazione ormai insopportabile.

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