Contro il dissesto un piano da 1,3 mld “la metà spendibili subito”

Contro il dissesto un piano da 1,3 mld “la metà spendibili subito”
6 agosto 2015

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha annunciato che contro il dissesto idrogeologico e le alluvioni nelle città metropolitane il governo finanzierà con 1,3 miliardi oltre 100 cantieri che sono già in uno stato avanzato di realizzazione in diverse città. Circa 650 milioni saranno disponibili alle Regioni dal prossimo ottobre mentre i restanti, ha spiegato il ministro in una conferenza stampa a palazzo Chigi, “credo che saremo in grado di assicurarli già da inizio 2016”. Questi primi interventi finanziati sono stati individuati a Miano, Padova, Venezia, Genova, Firenze, Bologna, Cesenatico, Pescara e Olbia. “E’ una giornata importante per il paese – ha sottolineato Galletti – un grande passo in avanti per la messa in sicurezza del territorio. Avevamo promesso di mettere al centro il dissesto idrogeologico e questo è un piano vero con risorse vere già spendibili da domani. Ora serve un impegno concreto delle Regioni perchè le risorse diventino in tempi brevissimi cantieri sul territorio”.

“Nessuno pensi che questo risolverà il problema del dissesto idrogeologico in Italia – ha continuato Galletti – perchè abbiamo davanti un lavoro lunghissimo che probabilmente durerà oltre la legislatura in corso. E’ un problema enorme: per troppo tempo abbiamo dimenticato di tenere in manutenzione il nostro territorio e questo ha causato una situazione veramente difficile. Con questo piano da 1,3 mld affrontiamo le prime priorità: abbiamo scelto i cantieri con il maggior rischio per la popolazione, tenendo presente il numero delle persone, e lo stato di avanzamento dei cantieri. E’ una grandissima novità, un messaggio culturale agli amministratori locali: si premiano i comuni e le regioni che hanno i progetti in stato avanzato di realizzazione, non ci possiamo più permettere che i soldi restino nei cassetti perchè i progetti non sono pronti”.

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Il ministro ha inoltre ricordato che sulla materia “abbiamo semplificato molto il settore, nominando i presidenti di Regione commissari straordinari, dandogli poteri straordinari per metterli nella condizione di velocizzare ulteriormente la spesa. Inoltre abbiamo fatto con Cantone un protocollo per la trasparenza negli appalti, per tutelare la legalità, e questi appalti saranno controllati anche dall’Autorità Anticorruzione. Abbiamo fatto poi un protocollo con i sindacati per permettere ai cantieri di rimanere più tempo aperti e dove sarà possibile si lavorerà fino a 24 ore al giorno su turni”. “Sappiamo benissimo che il problema c’è anche nelle piccole città e nei paesi, soprattutto di montagna: non ce ne stiamo dimenticando e abbiamo in programma un piano di piccole opere per le frane nei piccoli centri. Lo presenteremo nei prossimi mesi”, ha concluso Galletti.

Il Responsabile della Struttura di missione contro il rischio idrogeologico, Mauro Grassi, ha spiegato che “il piano tiene conto in maniera importante della conoscienza scientifica che abbiamo sui rischi di questo paese e ci sono regole chiare per stabilire le priorità di finanziamento: si passa da investimenti a pioggia o indicati tra vari rapporti tra enti locali e stato, a un meccanismo con cui il governo dà criteri precisi di selezione dei progetti, che sono stati selezionati dalle strutture tecniche e sono emerse le priorità del paese, con parametri oggettivi”. “Essendo un piano stralcio che deve andare a cantiere il primo possibile – ha proseguito – la selezione è stata fatta tenendo conto del rischi oggettivo che deriva da questi studi scientifici e dai parametri inseriti nei progetti e dalla tempestività dell’avvio dei lavori. Il piano sarà monitorato in tempi stretti e ogni cittadino potrà controllarlo passo per passo, sarà accompagnato dall’inizio del finanziamento al collaudo”.

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