Coronavirus, Boris Johnson positivo. In Gran Bretagna sale il numero morti

27 marzo 2020

Il bilancio delle vittime del coronavirus nel Regno Unito è salito oggi di 181 – un aumento del 31% – il più grande incremento del numero di morti che il Paese ha visto finora, superando il record di 115 di ieri. Tutti i pazienti, tranne quattro, avevano fra gli 82 e i 91 anni, e presentavano patologie pregresse, secondo i funzionari sanitari. Il Regno Unito è il settimo per numero di morti dopo Italia, Spagna, Cina, Iran, Francia e Stati Uniti. Il ministero della Sanità britannico ha anche reso noto che le persone contagiate nel regno sono 14.579. Fra queste anche Boris Johnson che è diventato il primo capo di governo ad annunciare di essere risultato positivo al coronavirus. Poco dopo, questa mattina, anche il suo ministro della Sanità, Matt Hancock, ha rivelato di essere stato contagiato. Premier e ministro accusano sintomi lievi e per il momento lavorano da casa.

Johnson, che è in autoisolamento fino a giovedì prossimo – una sola settimana rispetto alle due consigliate dai presidi sanitari – non potrà però partecipare ai briefing giornalieri sulla pandemia. Michael Gove, ministro di gabinetto, secondo quanto scrivono i media britannici, dovrebbe farne le veci a partire dalla giornata di oggi. Nel caso in cui il premier dovesse aggravarsi, il capo del Foreign Office, Dominic Raab, assumerà le sue funzioni, in quanto primo segretario di Stato. Sempre oggi, Buckingham Palace ha assicurato che l’ultima volta che Boris Johnson ha incontrato la regina era l’11 marzo, scongiurando l’ipotesi che il premier possa avere contagiato la sovrana. Il palazzo reale ha anche precisato che la regina “è in buona salute e che osserva tutte le raccomandazioni che le sono state fatte per salvaguardarsi al meglio”. Elisabetta II che ha quasi 94 anni si è barricata nel castello di Windsor da alcuni giorni insieme al marito, il duca di Edimburgo, che ne ha quasi 99.

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Due giorni fa il principe Carlo era stata la prima testa coronata ad annunciare di essere risultato positivo al coronavirus, con sintomi lievi. Anche lui ha visto la regina più di due settimane fa, un periodo ritenuto più che sufficiente per poter affermare con sicurezza che il contagio non è avvenuto. Camilla, la moglie dell’erede al trono britannico, non è invece risultata positiva al tampone. Carlo e consorte sono attualmente entrambi in autoisolamento nel castello di Balmoral, in Scozia. Ma in stanze separate.

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