Coronavirus, il bollettino dei record: 8 vittime e 175 nuovi casi. Ippolito: “Chi dice che l`epidemia è finita sbaglia”

Coronavirus, il bollettino dei record: 8 vittime e 175 nuovi casi. Ippolito: “Chi dice che l`epidemia è finita sbaglia”
27 giugno 2020

Cala la curva epidemia in Italia. L’odierno bollettino del ministero della Salute riporta un altro record positivo: nelle ultime 24 ore si sono registrate 8 vittime (ieri 30) portando il totale a 34.717. Le 8 persone decedute positive al Coronavirus registrate oggi rappresentano il dato più basso dall’1 marzo, quando le vittime in 24 ore furono 5. In 15 regioni non sono state rilevate vittime. I morti ci sono stati in Lombardia (2), Lazio (1), Piemonte (3), Liguria (1), Umbria (1). In tutte le altre Regioni zero decessi. Sono invece 175 oggi i nuovi casi di contagiati da coronavirus, in calo rispetto a ieri quando erano stati 259, per un totale che supera quota 240mila, per l’esattezza 240.136 malati di Covid dall’inizio dell’emergenza. A fronte, peraltro, di 61.351 tamponi contro i 52.768 di ieri.

Tra le regioni, sempre in testa la Lombardia, con un 77 nuovi casi che corrispondono al 44% del totale, seguita dall’Emilia Romagna, che fa segnare 44 casi in più. I guariti oggi sono 969 (contro gli 890 di ieri), per un totale di 188.584. Per effetto di questi dati, il numero degli attualmente positivi scende di altre 802 unità, e sono ora 16.836 i malati attuali in Italia. Continuano a calare i ricoveri, con le terapie intensive che sono scese per la prima volta sotto la soglia 100 (sono 97, 8 in meno di ieri), come non succedeva addirittura da fine febbraio. I ricoveri ordinari sono 96 in meno, 1.260 in tutto. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.479.

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IL DIRETTORE SCIENTIFICO

Negli ultimi giorni sono apparsi nuovi focolai di coronavirus in Italia: Bologna (64 positivi), Mondragone (49), Roma (4 in un istituto religioso), Fiumicino (8 e due locali chiusi) Palmi (8), in provincia di Reggio Emilia (7 in due famiglie), Bolzano (11, un focolaio familiare), Como (7 in una casa famiglia), tra Prato e Pistoia 19 positivi, 28 migranti a Porto Empedocle, 13 ad Alessandria in una casa di riposo. Da Nord a Sud nuovi focolai, in 9 regioni, per un totale di oltre 200 infetti. Cosa significa? Una cosa semplice: “Ancora troppi focolai, l`epidemia non è finita”, sottolinea tranchant Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico dell`Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma.

Poche parole ma chiare: “Chi dice che l`epidemia è finita sbaglia. Si parla troppo, e la gente non sta più attenta. Così scoppiano i focolai. E questi scoppiati in questi giorni confermano che l`epidemia non è finita”. Invece “si parla troppo, e in questo momento, con troppe dichiarazioni, che vengono poi interpretate, c`è il rischio di aumentare la disaffezione della gente dalla scrupolosa applicazione delle misure”, ovvero distanziamento, mascherine, igiene delle mani. “Il danno che si fa con dichiarazioni troppo ottimistiche è questo: la gente non sta più attenta. Allora bisogna uscire da questa operazione, abbassare i toni sulla malattia e alzare la guardia”. “E` deleterio – rimarca il direttore scientifico dello Spallanzani – il calo dell`attenzione, la gente pensa che l`epidemia è finita, cosa che non è vera: questi ulteriori casi stanno confermando che il virus continua a circolare”.

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Il dato che rimanda la realtà è semplice: “Il virus continua a circolare e il fatto che si identificano nuovi infetti è solo la prova che il virus circola e che non bisogna abbassare la guardia. Nient`altro. Questa è l`unica cosa che si deve dire, tutto il resto – avverte Ippolito – fa parte di una diatriba, di un dibattito che rischia si far perdere credibilità al valore della scienza”. “Ci sono undici focolai in Italia, in 9 regioni, sono troppi e indicano che il virus circola. Non è vero che possiamo fare liberi tutti. Il virus continua a esserci e bisogna applicare le stesse precauzioni, il desiderio di libertà – conclude Giuseppe Ippolito – deve essere compenetrato dal senso di responsabilità, senza di questo non può funzionare. E per controllare l`epidemia serve fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni. Si può continuare a vivere rispettando le regole”.

FOCUS LOMBARDIA

In Lombardia sono stati registrati 77 nuovi casi di coronavirus e 2 morti. Dei contagi registrati, 21 sono a seguito di test sierologici e 32 ‘debolmente’ positivi. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i morti sono 16.626. I tamponi effettuati sono stati 9.568 (totale a 1.014.321), i guariti/dimessi 723 (totale a 66.046). “I dati di oggi – spiega l’assessore al Welfare, Giulio Gallera – evidenziano un calo di 86 pazienti Covid ricoverati nei reparti dei nostri ospedali (415 nel complesso) e di 4 persone in terapia intensiva (43 in totale). Dei 77 casi odierni, 32 sono debolmente positivi e 21 derivano da tamponi determinati da test sierologico. Le campagne di screening e le azioni di sorveglianza sul territorio messe in atto da Regione Lombardia, che permettono di monitorare tempestivamente lo sviluppo di eventuali situazioni critiche, stanno garantendo risultati importanti. Non abbasseremo la guardia”. Ieri, a fronte di 14.101 tamponi, erano stati registrati 156 positivi e 16 decessi.

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