Coronavirus, Gimbe: “Ricoverati quasi tutti non vaccinati”

Coronavirus, Gimbe: “Ricoverati quasi tutti non vaccinati”
16 settembre 2021

Sono 5.117 (ieri 4.830) i contagiati individuati nelle ultime 24 ore in Italia e 67 (ieri 73) i decessi. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus. I tamponi sono 306.267 (ieri 317.666) con un tasso di positività che sale leggermente dall’1,5% all’1,7%. Ancora in calo anche i ricoveri, che scendono di 110 unità: le terapie intensive sono 9 in meno (ieri -14) con 30 ingressi del giorno, e scendono a 531, mentre i ricoveri ordinari calano di 140 unita’ (ieri -37) e sono 4.018. La regione con più casi odierni di contagio è la Sicilia (+878), seguita da Veneto (+613), Lombardia (+573) e Campania (+475). I casi totali salgono così a 4.623.155. Aumentano i guariti, 7.193 (ieri 8.606) per un totale dall’inizio della pandemia di 4.376.646. Il numero delle persone attualmente positive cala ancora: 2.145 in meno (ieri -3.853), e sono 116.342 in tutto, di cui 111.793 in isolamento domiciliare.

 

 

Gimbe: i ricoverati in ospedale sono quasi tutti non vaccinati

In ospedale sono ricoverate quasi esclusivamente persone non vaccinate. E’ quanto si evince dal monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE, che nella settimana precedente a quella 8-14 settembre, ha rilevato un calo in tutti i numeri: scendono i nuovi casi di Covid-19 (33.712 contro 39.511), i decessi (389 contro a fronte di 417), i casi attualmente positivi (122.340 contro 133.787), le persone in isolamento domiciliare (117.621 contro 128.917), i ricoveri con sintomi (4.165 contro 4.307) e le terapie intensive (554 contro 563). Sul fronte della vaccinazioni, secondo Gimbe, al 15 settembre il 74,1% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+552.102 rispetto alla settimana precedente) e il 68% ha completato il ciclo vaccinale (+1.223.873). Risulta in calo nell’ultima settimana il numero di somministrazioni, con una media mobile a 7 giorni di 234.183 somministrazioni/die.

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“Nonostante la considerevole disponibilità di dosi – spiega Nino Cartabellotta Presidente della Fondazione GIMBE – il numero di prime somministrazioni, dopo tre settimane di stabilità intorno a quota 720-750mila, nell’ultima settimana è sceso a 525mila. In attesa di conoscere gli effetti dell’estensione dell’obbligo del green pass, è evidente che le attuali strategie della campagna non riescono a contrastare l’esitazione della popolazione ancora non vaccinata”. L’efficacia del vaccino da aprile ad oggi, secondo Gimbe, si conferma stabile e molto elevata nel ridurre i decessi (96,3%) e le forme severe di malattia che necessitano di ricovero in area medica (93,4%) e in terapia intensiva (95,7%). Relativamente alle diagnosi di SARS-CoV-2, invece, l’efficacia si è ridotta dall’88,5% (periodo 4 aprile-11 luglio) al 77,3% (periodo 4 aprile-5 settembre), in misura inversamente proporzionale all’età: infatti, nella fascia 12-39 anni l’efficacia è scesa sino al 67,2% nelle scorse settimane, ed ora dopo una stabilizzazione sembra risalire.

“Questo conferma – aggiunge Cartabellotta – che durante il periodo estivo tra i più giovani deve aver influito l’incremento dei contatti sociali e la minore attenzione ai comportamenti individuali, fondamentali per prevenire il contagio anche nelle persone vaccinate”. Nei soggetti vaccinati con ciclo completo, rispetto ai non vaccinati, si registra un netto calo dell’incidenza di diagnosi e soprattutto di malattia severa che porta ad ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva o decesso: nelle varie fasce di età, le diagnosi di SARS-CoV-2 si riducono infatti del 77,8-80,7%, i ricoveri ordinari dell’88,8-95,6%, quelli in terapia intensiva del 92,5-97,4% e i decessi del 93,4-100%.

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“Continuano a diminuire i nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, commentando i dati del monitoraggio – sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 4.816″. Nella settimana 8-14 settembre 2021, rispetto alla precedente, 4 Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi e in sole 2 Regioni crescono i casi attualmente positivi. Scendono a 56 le Province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Sicilia e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Solo in 2 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Siracusa (178) e Messina (168). In calo anche i decessi: 389 negli ultimi 7 giorni (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media giornaliera di 56 rispetto ai 60 della settimana precedente.

“Il progressivo aumento delle coperture vaccinali e l’adesione ai comportamenti individuali – prosegue Cartabellotta – hanno permesso di contenere la quarta ondata e i nuovi casi e i ricoveri hanno finalmente iniziato a scendere. Tuttavia con l’autunno alle porte, la riapertura delle scuole e i 9,4 milioni di persone, oltre agli under 12, che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino, si rischia una ripresa della circolazione del virus e un aumento delle ospedalizzazioni con conseguenti limitazioni nell’assistenza ai pazienti non COVID-19. In questo contesto, è inaccettabile la presa di posizione di personaggi pubblici, tra cui medici e politici, che, sovvertendo la metodologia della ricerca scientifica, alimentano la disinformazione mettendo a rischio la salute delle persone. Soprattutto di quelle indecise, che rifiutano vaccini efficaci e sicuri confidando in protocolli di terapia domiciliare non autorizzati o addirittura in farmaci dannosi e controindicati”.

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