Coronavirus, Rezza: ora è iniziata la trasmissione del virus intrafamiliare

11 settembre 2020

Per la sesta settimana consecutivamente aumenta il numero di casi di covid-19 nel nostro Paese anche se l’RT si mantiene di poco superiore ad 1. Sono molti i focolai segnalati in diverse regioni italiane anche se sta diminuendo il numero di questi causati da rientri da turistici. Aumenta purtroppo l’età alla diagnosi che ora di circa 35 anni il che sta a significare un inizio di trasmissione intrafamiliare”. Lo dice il professor Giovanni Rezza, Direttore Generale Prevenzione Ministero della Salute commentando il report settimanale. “Naturalmente – conclude – per tutti questi motivi è necessario continuare a tenere comportamenti prudenti quali distanziamento sociale e quindi soprattutto evitare assembramenti, utilizzare le mascherine in luoghi pubblici in particolare e naturalmente mantenere una sana ed accurata igiene delle mani”.

Il Report settimanale sulla situazione nazionale dell’emergenza coronavirus curato dalla cabina di regia Ministero della Salute-Iss e pubblicato oggi, evidenzia anche che “è essenziale mantenere elevata l`attenzione e continuare a rafforzare le attività di ‘contact tracing’ (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l`epidemia” poichè la situazione riscontrata nell’ultima settimana “relativa prevalentemente ad infezioni contratte nella terza decade di agosto 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l`opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”.

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Secondo gli esperti “rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull`importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l`igiene individuale, l`uso delle mascherine e il distanziamento fisico”. Il Report ribadisce inoltre la necessità di “rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie, sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia, a seguito di richiesta dell`autorità sanitaria, essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. Si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l`infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante eriodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale. In questi casi, si raccomanda di prestare responsabilmente particolare attenzione alle norme comportamentali di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2, in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili”.

RISALE L’ETA’ DI CHI CONTRAE IL VIRUS

Il Report conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la sesta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg (periodo 24/8-6/9) di 27.89 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio); in particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione/PA (11,1% nella settimana corrente, in diminuzione rispetto alla settimana precedente).

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In Italia, come in Europa, si è verificata durante l`estate una transizione epidemiologica dell`epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell`età mediana della popolazione che contrae l`infezione. Tuttavia, nelle ultime due settimane l`età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. In particolare, le persone con una età maggiore di 50 anni sono nel periodo 24/8-6/9 circa il 28% dei casi; queste erano poco più del 20% nelle due settimane precedenti. Sebbene la circolazione nel periodo estivo sia avvenuta con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità, ci sono ora segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare/familiare con circolazione anche in persone con età più avanzata.

Le dinamiche di trasmissione si mantengono estremamente fluide: si continuano ad osservare gli effetti di focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all`estero già osservati nelle settimane precedenti a cui si associa da questa settimana un ulteriore aumento della trasmissione in ambito familiare/domestico. A partire da giugno, probabilmente per effetto delle riaperture del 4 e 18 maggio e del 3 giugno, a livello nazionale si è notato un leggero ma costante incremento dell`indice di trasmissione nazionale (Rt) che ha superato la soglia di 1 intorno al 16 agosto 2020.

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Nel periodo 20 agosto – 2 settembre 2020 l`Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.14 (95%CI:0.71 – 1.53). Anche in questa settimana di monitoraggio sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in tutte le Regioni/PPAA. Nella settimana di monitoraggio il 37% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 31% nell`ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell`accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.

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