Coronavirus, scuole dell’obbligo chiuse a Palermo. Anzi no, sindaco ritira ordinanza

Coronavirus, scuole dell’obbligo chiuse a Palermo. Anzi no, sindaco ritira ordinanza
13 novembre 2020

 

 

Prima firma l’ordinanza per la chiusura delle scuole dell’obblico. E in meno di 24 ore la ritira. A Palermo ci mancava anche il sindaco Leoluca Orlando ad alimentare il caos in tempi di Covid. E così ieri scriveva. “Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere in città e della tenuta del sistema sanitario complessivamente a livello regionale, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi in tutta la Regione oltre che nella città e nell’area metropolitana di Palermo, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell’obbligo della città”. “Lo annuncio già oggi (ieri, ndr) perché le famiglie, i dirigenti scolastici e gli insegnanti possano prepararsi per tempo e non trovarsi di fronte ad un provvedimento dell’ultimo minuto – aveva sottolineato Orlando -. È una decisione presa con sofferenza perché sono conscio che la didattica a distanza per quanto possa essere svolta con professionalità e passione, non può garantire quel rapporto umano fra docenti e studenti e quel rapporto di socialità fra i giovani che sono parte integrante del processo di apprendimento”.

“Ma proprio perché siamo di fronte ad una emergenza sanitaria, devo assumermi la responsabilità di questo provvedimento, che mira a ridurre gli spostamenti in città e a limitare quindi il rischio che i contagi continuino a salire, portando ulteriore appesantimento per il sistema sanitario e sui medici già allo stremo. Proprio per questo ho deciso di non chiudere le scuole dell’infanzia comunali, che sono basate sul sistema della territorialità e perché l’incidenza dei contagi in queste strutture è del 0,15% degli alunni, meno di metà che nelle primarie e circa un quinto delle medie”. “Tengo a sottolineare – proseguiva Orlando – che questo è un provvedimento temporaneo perché ancor di più da lunedì si farà un monitoraggio puntuale e preciso dell’andamento dei contagi e, auspicabilmente, della situazione delle strutture ospedaliere, i cui dati saranno valutati perché la chiusura possa essere limitata al minimo indispensabile. Mi spiace, lo sottolineo ancora una volta, aver dovuto prendere questa decisione, ma non penso sia più possibile rinviare assunzioni di responsabilità che gravano sui nostri figli e nipoti”.

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Oggi il sindaco di Palermo scrive, decidendo di non dare seguito all’annunciata chiusura delle scuole a Palermo: “Dopo aver sentito il Ministro Speranza ed il ministro Azzolina ed il Presidente Musumeci, ho deciso di sospendere la firma dell’ordinanza”. “Ho avuto rassicurazioni – spiega -. Il ministro Speranza sta inviando una lettera a tutti i dirigenti scolastici chiedendo loro di prestare la massima attenzione con percorsi prefissati per terra, con strisce di indirizzo per evitare assembramenti dei genitori al momento in cui i bambini vengono lasciati a scuola. Da Musumeci ho avuto la assicurazione che domani convocherà tutti i direttori generali della sanità in Sicilia e alla quale gli ho chiesto di portare il segnale d’allarme che non viene soltanto da Palermo ma tantissime realtà della Sicilia”.

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