Corsa al vaccino contro il Covid-19: ecco i Paesi in testa per i preordini

Corsa al vaccino contro il Covid-19: ecco i Paesi in testa per i preordini
26 agosto 2020

Sono oltre 820.000 i morti di Covid-19 nel mondo, stando all’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, mentre sono quasi 24 milioni i casi confermati finora. I decessi registrati finora sono 820.192, di cui 178.533 negli Stati Uniti, 116.580 in Brasile e 61.450 in Messico. Su 23.925.642 casi registrati nel mondo, oltre 5,7 milioni sono negli Stati Uniti, 3,6 milioni in Brasile e 3,2 milioni in India. Intanto, sono già più di due miliardi le dosi di vaccino anti-Covid che i Paesi più ricchi si sono assicurati tramite accordi commerciali. A tracciare la situazione attuale nella lotta al nuovo coronavirus è stato un articolo pubblicato su “Nature”. Questa corsa ai vaccini rischia, però, di tagliare fuori i Paesi più poveri, minando di fatto la lotta globale alla pandemia, come sottolinea l’articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica. Il testo parla anche di come le iniziative internazionali nate per garantire un accesso equo ai vaccini abbiano trovato molte difficoltà. Nella classifica dei Paesi più avanti nella corsa ai vaccini, secondo la rivista “Nature”, svetta la Gran Bretagna. Il Regno Unito, infatti, si sarebbe già assicurato un totale di 340 milioni di dosi. In base alla popolazione britannica, è l’equivalente di cinque somministrazioni per ogni cittadino.

Seguono gli Stati Uniti, che già dalla metà del mese di agosto si erano assicurati 800 milioni di dosi di almeno sei vaccini in via di sviluppo. Peraltro Moderna, l’azienda biotech statunitense, è stata la prima al mondo a raggiungere l’ultima fase dei test clinici per il suo vaccino sperimentale. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno anche una ulteriore opzione per l’acquisto di un altro miliardo di dosi. Al terzo posto della classifica ci sono poi i Paesi dell’Unione europea che hanno deciso di acquistare i vaccini in gruppo. A metà giugno il ministro della Salute Roberto Speranza aveva comunicato ufficialmente la sottoscrizione di un contratto con Astrazeneca per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19. Tra i vaccini più promettenti attualmente in fase di sviluppo c’è quello messo a punto dall’istituto Jenner dell’Università di Oxford in partnership con l’azienda italiana Irbm di Pomezia . A braccetto con i Paesi dell’Unione europea c’è anche il Giappone che si sarebbe già assicurato altri centinaia di milioni di dosi. Nel frattempo, anche l’Italia è entrata in prima linea della corsa al vaccino cominciando lo sviluppo di un andidoto autoctono realizzato dallo Spallanzani di Roma.

Dal 24 agosto è partita, infatti, la sperimentazione sull’uomo del vaccino italiano, con i primi risultati che dovrebbero arrivare in autunno, quando cominceranno prima la fase 2 e successivamente la fase 3 di sviluppo. Indietro invece, secondo “Nature”, la Cina, anche se Pechino ha approvato a fine giugno la somministrazione di un proprio vaccino ai suoi soldati dopo il via libera della Commissione militare centrale. La preoccupazione per una distribuzione globale dei vaccini non equa è tanta. Secondo Richard Hatchett di Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), un fondo che finanzia e coordina lo sviluppo di vaccini in caso di epidemie, “se i vaccini anti-Covid saranno mal distribuiti come accadde per l’influenza da virus H1N1 nel 2009, la pandemia rischia di durare più a lungo”. Dello stesso avviso anche Mark Feinberg, a capo della International Aids Vaccine Initiative a New York, secondo il quale “non ci libereremo della pandemia finché non la sconfiggeremo ovunque”. Il principale sforzo internazionale per garantire le forniture di vaccini è portato avanti da un fondo comune chiamato Covax e guidato da Gavi, un finanziatore di vaccini con sede a Ginevra per i paesi a basso reddito, insieme a CEPI e l’Organizzazione mondiale della sanità. Mira a garantire 2 miliardi di dosi di vaccino. Un miliardo riguarda 92 Paesi ed economie a basso e medio reddito che comprendono metà della popolazione mondiale. L’altro miliardo è destinato ad un massimo di 75 paesi più ricchi, che pagheranno invece i propri vaccini.

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 LO SCENARIO NEL MONDO

SPAGNA

La Spagna ha diagnosticato 3.594 nuove infezioni da coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato il ministero della Sanità dopo un conteggio aggiornato di circa 4.000 casi il giorno precedente, che ha segnato il livello più alto di questa settimana ma al di fuori dei picchi della scorsa settimana. I casi cumulativi, compresi i risultati dei test degli anticorpi su pazienti che potrebbero essere già guariti, hanno raggiunto 419.849, il livello più alto nell’Europa occidentale. Sono stati registrati altri sette decessi, portando il bilancio complessivo a 28.971. I dati hanno mostrato che la Spagna ha raggiunto un nuovo picco la scorsa settimana, registrando circa 8.000 nuove infezioni venerdì. Queste cifre sono soggette a modifiche poiché la Spagna aggiorna le sue statistiche retroattivamente.

GIAPPONE

Il Giappone ha registrato oggi 902 nuovi contagi da COVID-19. Lo scrive l’agenzia di stampa Kyodo, la quale segnala anche che ci sono stati 13 decessi. Il dato più preoccupante è quello di Tokyo con 236 nuovi contagi, seguito da Osaka con 119. Finora il Giappone ha registrato 65.532 contagi (compresi quelli collegati alla nave da crociera Diamond Princess) e 1.243 morti.

IRAN

Le autorità sanitarie dell’Iran hanno annunciato oggi 2.243 nuovi casi di coronavirus portando il totale a 365.606 persone contagiate nella Repubblica Islamica, all’11esimo posto nella lista dei Paesi più colpiti dalla pandemia per numero di casi, come riferiscono media ufficiali. Con 119 decessi registrati nelle ultime 24 ore, il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 21.020, come ha detto alla TV di stato la portavoce del ministero della Salute Sima Sadat Lari.

GERMANIA

La Germania ha registrato 1.576 nuovi casi di Covid-19, che portano a 236.429 il totale dei contagi. E’ quanto ha riferito il Robert Koch Institute, secondo cui il 42% delle persone risultate positive nelle ultime settimane si è probabilmente infettato all’estero. Molti dei casi hanno legami con Kosovo, Croazia, Turchia, Bosnia ed Erzegovina, e Bulgaria. Nelle ultime 24 ore sono morte altre tre persone, che portano a 9.280 il totale dei decessi.

FRANCIA

Anche in Francia il Covid non sembra abbassare la testa: si sono registrati nelle ultime 24 ore altri 3.304 casi di coronavirus, contro i 1.955 del giorno precedente, e 33 nuovi focolai. Le autorità regionali della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Sud) hanno annunciato in serata un rafforzamento delle misure a Marsiglia: introdotti l’obbligo di indossare mascherine e la chiusura di bar e ristoranti alle 23:00 in tutto il dipartimento delle Bouches-du-Rhone. Il governo francese “non esclude” la chiusura di bar e ristoranti alle 23 a Parigi, dove il virus sta circolando attivamente, come e’ stato deciso per Marsiglia e tutte le Bouches-du-Rhone.

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SVIZZERA

In Svizzera e nel Liechtenstein nelle ultime 24 ore sono 383 i nuovi casi, ciò che porta il totale a 40.645. Ieri erano stati registrati 202 casi, lunedì 157 e domenica 276. Le nuove ospedalizzazioni sono 8, per un totale di 4.515, mentre non si registrato ulteriori decessi (il totale è di 1.723).

ISRAELE

Le autorità sanitarie israeliani hanno annunciato oggi altri 1.943 nuovi casi di coronavirus e quattro decessi registrati nelle ultime 24 ore nello Stato ebraico. Lo riporta questa mattina sul proprio sito online, il quotidiano Jerusalem Post. Lo stesso giornale riporta anche il totale delle persone colpite dall’inizio dell’epidemia: 107.341 casi di contagio con un bilancio delle vittime salito a 867.

RUSSIA

La Russia ha registrato 4.676 nuovi casi di contagio da Covid-19 nelle ultime 24 ore, dato che porta il bilancio complessivo a 970.865. Lo ha riferito il Centro operativo per la risposta all’epidemia da nuovo coronavirus, sottolineando che quasi il 27% dei nuovi contagiati è asintomatico. I nuovi decessi sono 115 e il bilancio dei morti sale così a 16.683.

UCRANIA

In Ucraina si registrano 1.670 nuovi casi di Covid-19 e 36 decessi provocati dalla malattia nelle ultime 24 ore: lo ha annunciato il ministro della Salute, Maksim Stepanov, ripreso dal Kyiv Post. Dall’inizio dell’epidemia i contagi accertati in Ucraina sono stati 110.085 e i morti 2.354.Le regioni col maggior numero di nuovi casi sono quelle di Odessa (186), Ternopil (181), Kharkiv (177), Leopoli (171), Chernivtsi (170) e Ivano-Frankivsk (167). Si registrano inoltre 95 nuovi casi a Kiev e 96 nella regione di Kiev. A causa del nuovo aumento di contagi in diverse regioni del mondo, il governo ucraino ha deciso di chiudere nuovamente le sue frontiere agli stranieri da oggi e per 30 giorni.

INDIA

Con oltre 67.000 casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, l’India conta oggi oltre 3,2 milioni di contagi, dato che ne fa il terzo paese al mondo più colpito dalla pandemia dopo Stati Uniti e Brasile. Stando ai dati diffusi dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono morte altre 1.059 persone, per un totale di 59.449 decessi. Ad oggi i casi attivi sono 707.267, mentre i guariti sono 2.467.759.

BRASILE

Il Brasile ha registrato 47.134 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che portano a 3.669.995 il numero complessivo dei contagi dall’inizio della pandemia.
Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, altre 1.271 persone sono morte nelle ultime 24 ore, per un totale di 116.580 decessi. Dati che fanno del Brasile il secondo paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, più colpito dalla pandemia. Epicentro della pandemia è San Paolo, che conta 765.670 contagi e 28.912 morti. Ieri anche il figlio maggiore del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Flavio Bolsonaro, è risultato positivo al Covid-19.

ARGENTINA

L’Argentina ha segnato nelle ultime 24 ore un nuovo record di contagi da coronavirus, registrando 8.771 casi e superando così il precedente picco di lunedì che era giunto a 8.713. Nel complesso i contagiati hanno raggiunto quota 359.638. Allo stesso tempo, i morti della giornata sono stati 198, per un totale di 7.563, collocando l’Argentina al sesto posto in America latina, dietro Brasile (116.580), Messico (61.450), Perù (27.813), Colombia (17.889) e Cile (10.958). Un portavoce ministeriale ha voluto comunque sottolineare che un dato incoraggiante nella congiuntura è rappresentato dal fatto che quasi il 75% dei contagiati (263.202) ha sconfitto il virus. Infine si è appreso che 1.990 persone sono ricoverate in rianimazione, di cui il 73,8% a Buenos Aires e nella sua provincia.

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PERU’

il Perù ha superato la soglia dei 600 mila contagi, ma il numero giornaliero di morti è in calo: lo ha annunciato il Ministero della Salute peruviano. Il Paese ha identificato ieri 6.122 nuovi casi, portando il totale a 600.438. Un totale di 150 nuovi decessi sono stati segnalati nelle ultime 24 ore, il numero più basso in due mesi e mezzo, portando il bilancio totale delle vittime a 27.813. Il Perù, che conta 33 milioni di abitanti, è, in termini assoluti, il terzo Paese più colpito dal covid-19 in America Latina dopo Brasile e Messico. Per contrastare l’epidemia, che rischia di saturare il sistema sanitario, il governo ha limitato gli assembramenti e ha imposto il coprifuoco nel fine settimana.

CILE

Il Cile è il quarto Paese al mondo per quantità di contagiati per milione di abitanti. Risulta dai dati dei primi sei mesi della pandemia da coronavirus. A oggi il Paese conta 400.985 casi. Nel calcolo si considera che con i suoi 19 milioni di abitanti la percentuale di contagi cileni per milione è di 20.949. Questo fa sì che il Cile segua in questa classifica mondiale Bahrein (49.719), Qatar (41.847) e Guyana francese (29.703), con San Marino (20.918) a completare il quintetto di testa. Di fatto il Cile è solo al 45esimo posto della classifica mondiale dei test PCR, superato, ad esempio, da Canada, Usa, Italia, Nuova Zelanda, Spagna, Qatar, Guyana francese e Bahrein. Ma da giorni il Cile registra una media di circa 1.400 contagi al giorno.

STATI UNITI

Gli Stati Uniti hanno registrato nelle ultime 24 ore 38.148 nuovi casi di Covid-19 e 1.232 morti, stando ai dati della Johns Hopkins University. California, Florida e Texas sono gli Stati con il maggior numero di contagi, mentre è New York quello con il più alto numero di decessi. Con almeno 5.777.684 casi e 178.477 decessi, gli Stati Uniti sono il paese più colpito al mondo dalla pandemia.

ALGERIA

Leggermente in ripresa il numero di contagi giornalieri per l’Algeria che registra altri 391 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, che portano il bilancio totale a 42.619 contagiati nel Paese nordafricano dall’inizio del diffondersi dell’epidemia. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri in un comunicato della Commissione speciale per il monitoraggio della diffusione della malattia, precisando che i decessi sono saliti a 1465, le guarigioni a 29886, con 28 i pazienti in rianimazione. Nonostante alcune riaperture progressive di luoghi pubblici restano chiusi i confini.

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