David di Donatello, industria e magia. I candidati da Mattarella

Credit foto ufficio stampa Quirinale
27 marzo 2019

C’era anche il regista Tim Burton al Quirinale per il tradizionale saluto del Presidente della Repubblica ai candidati ai David di Donatello. Il regista statunitense quest’anno è il vincitore del premio alla carriera mentre al maestro dell’horror Dario Argento e alla scenografa e arredatrice Francesca Lo Schiavo sono stati assegnati due David Speciali. Il Presidente Mattarella ha ricordato: “Il cinema esprime cultura, industria, ricerca. E’ sogno, è magia. La dimensione industriale del cinema, la sua valenza economica e produttiva, hanno grande importanza per il sistema-Paese. E’ una dimostrazione ulteriore di quanto valga e di quanto pesi la cultura nello sviluppo di una società moderna”.

Il Presidente della Repubblica ha ricordato poi i molti protagonisti scomparsi quest’anno, fra cui Vittorio Taviani, Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Ennio Fantastichini, e ha auspicato un legame sempre più forte del nostro cinema con quello europeo. Quest’anno c’è “Dogman” di Matteo Garrone, rappresentato al Quirinale dal suo protagonista Marcello Fonte, in testa alle candidature, in diretta competizione con “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino. Fonte concorre per il David al miglior attore insieme a Riccardo Scamarcio, Luca Marinelli, Toni Servillo e Alessandro Borghi, per il film su Cucchi. Nella cinquina delle migliori attrici quest’anno ci sono: Marianna Fontana, Pina Turco, Elena Sofia Ricci, Alba Rohrwacher e Anna Foglietta. E due donne concorrono per la prima volta con le loro opere nelle categorie miglior film e miglior regia: Alice Rohrwacher e Valeria Golino.

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