Divorzi, 151mila hanno svuotato il conto all’insaputa del partner

Divorzi, 151mila hanno svuotato il conto all’insaputa del partner
24 dicembre 2019

In caso di separazione o divorzio, cosa accade alla liquidità del conto corrente cointestato agli ormai quasi ex coniugi? Sebbene, salvo specifiche eccezioni, la legge preveda che le somme vadano divise equamente tra i due, non sempre va così. Secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat il 17% dei divorziati e separati, vale a dire quasi 280.000 individui, ha dichiarato che l’ex partner si è tenuto tutti i soldi depositati o, peggio, tra loro c’è anche chi, all’insaputa del coniuge, ha prosciugato il conto prima della separazione (9,2% pari a oltre 151.000 individui). La gestione del conto cointestato in caso di divorzio è un problema piuttosto ricorrente se si considera che dei circa 2,5 milioni di italiani separati e divorziati, più di 1,6 milioni (65%) ha dovuto – è proprio il caso di dirlo – fare i conti con questo aspetto.

E non servono cifre milionarie per far litigare i due coniugi. Secondo l’indagine, in media, la somma contesa era pari a poco più di 7.900 euro. Ma come ci si deve comportare se il partner cerca di fare il furbo e cosa conviene fare del conto corrente una volta suddivise le somme? Guardando più da vicino i risultati dell’indagine emerge come il 7,8% dei rispondenti abbia dichiarato che il partner si è tenuto tutte le somme depositate sul conto cointestato. Interessante notare come siano con più frequenza le donne a lamentare questa situazione (9,2% accusa l’ex-marito di tale comportamento contro il 6,3% del campione maschile). Sebbene, in determinati casi, la legge preveda una suddivisione diversa da quella in parti uguali – per esempio se i coniugi sono in regime di separazione dei beni o se il denaro proviene da una donazione – fa riflettere che proprio nelle coppie in comunione dei beni accada con più frequenza che uno dei due partner si tenga tutte le somme depositate (9,8% vs il 5,2% di chi era in separazione dei beni).

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Purtroppo tutt’altro che raro anche il caso in cui, all’insaputa dell’altro, uno dei due partner prosciughi il conto cointestato prima della separazione (9,2%). A segnalare questa situazione sono proporzionalmente più le donne (11,8%) che gli uomini (6,6%). E ancora una volta sembra essere un comportamento più ricorrente fra le coppie in comunione dei beni (10,9%) che in quelle in regime di separazione (7,2%). Non sempre, fortunatamente, il conto corrente cointestato diventa motivo di scontro in fase di separazione. Nel 32% dei casi i rispondenti hanno dichiarato di aver diviso equamente e di comune accordo la liquidità disponibile sul conto, mentre il 17% dei separati/divorziati ha scelto di tenere a disposizione per eventuali spese legate ai figli o alla casa le somme depositate nel conto comune.

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