E’ morto il regista britannico Alan Parker, aveva 76 anni

E’ morto il regista britannico Alan Parker, aveva 76 anni
Alan Parker
31 luglio 2020

Il regista britannico Alan Parker è scomparso all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia: lo hanno reso noto fonti della famiglia. Parker vanta una estesa filmografia ma la sua opera più famosa rimane “Midnight Express”, per cui venne nominato all’Oscar nel 1978; tra gli altri suoi film “Mississippi Burning” (altra nomination nel 1988), “Birdy” (premiato a Cannes nel 1985), “Bugsy Malone” e i musical “Fame”, “Pink Floyd- The Wall” ed “Evita” (con protagonista Madonna). Quel del regista nato ad Islington il 14 febbraio del 1944, è stata una carriera mirata, fatti di non molti titoli, solo 14 film nell’arco di poco meno di trent’anni, ma tutti, o quasi, che hanno lasciato il segno diventato titoli di grande successo o piccoli cult.

Entrato nel mondo del cinema dopo aver lavorato come creatore di spot e filmati commerciali, Parker esordisce nel 1976 con “Piccoli gangster”, una commedia musicale con Scott Baio e Jodie Foster, che viene presentata in concorso al Festival di Cannes. Solo due anni più tardi è la volta di “Fuga di mezzanotte”, che lo catapulta tra i grandi della sua generazione. Il dramma dello studente britannico che si trova carcerato in Turchia, ispirato a una storia vera e sceneggiato da Oliver Stone, viene presentato in concorso a Cannes e ottiene sei nomination all’Oscar, vincendone due.

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Nel 1980 gira “Saranno famosi”, che diventa un successo tale da ispirare una serie tv tra le più celebri di sempre e un musical. Anche in questo caso il film vince due Oscar. Nel 1981 dà corpo all’opera dei Pink Floyd “The Wall”, con Bob Geldof protagonista, mentre tre anni più tardi torna ai temi civili con “Birdy – Le ali della libertà”, che vince il Grand Prix della giuria a Cannes. “Angel Heart – Ascensore per l’inferno” è un salto nel thriller con venature horror di grande successo, con uno splendido e mefistofelico Robert De Niro e un Mickey Rourke all’ìapice della sua carriera.

Nel 1988 è la volta di un film duro sul tema del razzismo, anche questo ispirato a una serie di fatti realmente accaduti, negli anni 60:: “Mississippi Burning – Alle radici dell’odio”, con Gene Hackman e Willem Defoe. Gli anni 90 per lui si aprono con il ritorno in concorso a Cannes con il dramma “Benvenuti in paradiso”, e con il grande successo commerciale del musical ambientato in Irlanda “The Commitments”. Seguono la commedia storica “Morti di salute” ed “Evita”, dove adatta il musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice sulla protagonista Madonna.

Le sue ultime due opere, tra la fine degli anni 90 e l’inizio dei 2000 lo riportano a temi sociali e civili. “Le ceneri di Angela” è tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Frank McCourt, e rispecchia in maniera estremamente drammatica e realistica le condizioni di privazione e sofferenza di molte famiglie irlandesi negli 30, mentre “The Life of David Gale”, con protagonista Nicolas Cage, è una riflessione sulla pena di morte e sull’attivismo politico.

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