Elisabetta II ultimo atto: la bara della regina calata nel Royal Vault

Elisabetta II ultimo atto: la bara della regina calata nel Royal Vault
19 settembre 2022

Il Regno Unito si è fermato per i funerali di Elisabetta II. Uno dei più grandi raduni ospitati nel Regno Unito da decenni: circa 2.000 persone, tra teste coronate, leader politici e ospiti illustri. Dai membri delle famiglie reali di tutta Europa all’imperatore giapponese Naruhito, dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden con la First Lady Jill, alla moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo la lunga processione da Westminster Hall, la bara della regina è stata trasportata nell’Abbazia di Westminster. Re Carlo III e i tre fratelli Anne, Andrew e Edward e i figli William e Harry hanno seguito il carro sul quale era stato issato il feretro.

A officiare la cerimonia funebre l’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e la prima ministra britannica Liz Truss, che ha letto la seconda lettura. L’arcivescovo di Canterbury ha esaltato il senso del dovere e la grande fede di Elisabetta: “Sua Maestà dichiarò notoriamente che tutta la sua vita sarebbe stata dedicata al servizio della nazione e del Commonwealth. Raramente una promessa del genere è stata mantenuta così bene… Pochi leader hanno ricevuto le manifestazioni di affetto che abbiamo visto”, ha sottolineato. Dopo la cerimonia, il secondo corteo funebre con in prima fila il re e gli altri membri della famiglia reale, fra cui William e Harry, in abiti civili, seguiti in auto da Camilla, la regina consorte, e Kate, principessa del Galles. Nel corso della cerimonia religiosa odierna alla Cappella di San Giorgo, la corona, il globo e lo scettro, insegne del potere reale britannico, sono stati rimossi dalla bara della regina Elisabetta. Si tratta di uno dei momenti più importanti della giornata: la sovrana si separa dai gioielli della corona. La corona dello Stato Imperiale, il globo e lo scettro sono stati rimossi dal Gioielliere della Corona. Alla fine verranno restituiti alla Torre di Londra, ma per ora sono passati al Decano di Windsor che li ha collocati con cura sull’altare. É l’ultimo viaggio della regina fino al Castello di Windsor.

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Al termine della seconda cerimonia religiosa a Windsor, la bara di Elisabetta II è stata calata nella Royal Vault, la camera funeraria reale nella Cappella di San Giorgio dove più tardi sarà inumata accanto al marito. Poco prima e dopo l’inno finale, il re ha sostituito il “Royal Standard”, la bandiera che copriva la bara della regina con una sua versione più piccola, il “Grenadier Guards’ Queen’s Company Camp Colour”. Allo stesso tempo, il Lord Ciambellano ha rotto un sottile bastone bianco (“la bacchetta dell’ufficio”), a significare la fine della cerimonia. L’oggetto è stato quindi adagiato sulla bara prima che quest’ultima venisse calata nella “Royal vault”.

Migliaia di membri delle forze armate britanniche e straniere – più di 6.000 secondo varie stime della stampa britannica – hanno preso parte ai funerali di Stato della regina Elisabetta II, uno dei più grandiosi eventi cerimoniali a memoria d’uomo. Il corteo che ha accompagnato la bara da Westmister Hall fino all’Abbazia di Westminster e da qui a Wellington Arch è stato guidato dalla Royal Canadian Mounted Police, composta da sette gruppi, ciascuno con la propria banda. Coinvolti anche membri delle forze armate del Regno Unito e del Commonwealth, la polizia e l’Nhs. La carrozza – l’affusto di cannone – su cui è stata posta in processione la bara della regina è stata trainata da 142 membri della Royal Navy. Era stata utilizzata l’ultima volta nel 1979 per il funerale dello zio del principe Filippo, Lord Mountbatten, e prima per le esequie del padre della defunta regina, Giorgio VI, nel 1952.

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Prima processione

Alla fine dei funerali celebratosi a Westminster Hall, è partita la prima processione della giornata, con re Carlo e altri reali che hanno camminato dietro la bara della regina, mentre è stata trainata da Westminster Hall all’Abbazia di Westminster.

Seconda processione

Il corteo funebre reale ha raggiunto Wellington Arch dopo una solenne processione – accompagnata da salve di cannone e dai rintocchi del Big Ben – di quarantacinque minuti lungo il Mall passando per Buckingham Palace. Dopo un ultimo saluto reale, un inno nazionale, la bara della regina Elisabetta II è stata trasferita dall’affusto di cannone sul carro funebre di stato che l’ha accompagnata al Castello di Windsor, ad una quarantina di chilometri di distanza dove poi è iniziata una terza processione prima di una seconda cerimonia religiosa e prima della sua tumulazione nella cappella di San Giorgio accanto all’amato consorte, il duca di Edimburgo. Re Carlo III e gli altri membri della famiglia reale seguono il carro funebre in auto.

Terza processione

Il feretro della regina Elisabetta II, arrivato a Windsor, iniziando una terza processione. Sempre nel carro funebre di stato, Elisabetta II è stata portata da Albert Road attraverso la famosa passeggiata del Castello di Windsor in direzione della Cappella di San Giorgio, dove si è svolto un ulteriore servizio funebre. Il feretro è stato seguito, affiancato e preceduto da membri delle forze armate. Migliaia le persone accorse a porgere l’ultimo omaggio alla sovrana e ammassate lungo il percorso. Il re e la famiglia reale si sono riuniti  alla processione all’altezza del castello. Infine, la bara della regina Elisabetta II è stata portata all’interno della Cappella di San Giorgio, nel Castello di Windsor, per la seconda cerimonia religiosa della giornata. La regina aveva preparato completamente anche questa seconda cerimonia.

La fine della seconda cerimonia religiosa e la partenza dei membri della famiglia reale hanno segnato la conclusione degli eventi pubblici dell’odierno funerale di stato a Londra. La regina Elisabetta II sarà sepolta privatamente insieme al marito, il principe Filippo, morto nell’aprile 2021. La sepoltura della monarca segna anche la fine del periodo di lutto nazionale, osservato per dieci giorni. Un “lutto reale” proseguirà fino a sette giorni dopo i funerali per i membri della famiglia reale e il personale della monarchia nonché per le truppe impegnate nelle cerimonie.

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