Emergenza rifiuti in Sicilia, si va a colpi di ordinanza

Emergenza rifiuti in Sicilia, si va a colpi di ordinanza
1 luglio 2015

Ennesima ordinanza del presidente della Regione Siciliana per scongiurare l’emergenza rifiuti nel territorio. Si tratta della diciottesima all’inizio dell’anno “a conferma delle continue emergenze determinatesi nel territorio siciliano, e rappresenta l’ultima spiaggia prima del collasso finale”, commenta il deputato questore Paolo Ruggirello (foto). L’ordinanza infatti proroga per gli ultimi 14 giorni, ovvero sino al 14 luglio, la deroga per la gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati. Una Legge emanata per riordinare il caos generato dalle societa’ Ato, con la creazione di nuove realta’ piu’ snelle le Srr, che ad oggi, seppure costituite, non sono operative. Per quanto attiene alla provincia di Trapani, l’ordinanza consente alla Belice Ambiente di riaprire la discarica di contrada Misiddi Campana del territorio del comune di Campobello di Mazara, chiusa nel mese di febbraio di quest’anno per esaurimento della capacita’ ricettiva.
Un progetto di modifica degli abbancamenti ed il pagamento delle polizze fidejussorie, ha infatti consentito alla Belice Ambiente di poter abbancare ulteriori 24.000 metri cubi di rifiuti. La riapertura della discarica consentira’ ai 12 comuni belicini di prendere nuovamente ossigeno atteso che dal mese di febbraio sono stati costretti a conferire dapprima a Trapani e poi a Siculiana, con ingenti costi per la collettivita’.

Il Comune capoluogo, dove i lavori di costruzione della nuova discarica di contrada Borranea proseguono a ritmo forzato per ultimarsi nel prossimo mese di Settembre, nel frattempo, e’ stato autorizzato al conferimento presso la discarica di Campobello di Mazara, previo trattamento dei rifiuti presso l’impianto di contrada Belvedere. “Il sindaco di Trapani dovra’ pertanto suo malgrado bussare alla porta dei cugini belicini che lui stesso ha cercato di chiudere nel mese di aprile per preservare cio’ che rimaneva della discarica di contrada Borranea”, prosegue Ruggirello. I restanti comuni, serviti dalla Societa’ Aimeri srl, continueranno a conferire i propri rifiuti presso la discarica di Siculiana. E dopo il 14 luglio? Gli Ato, oramai tutti in liquidazione e qualcuno addirittura fallito, non potranno di fatto piu’ erogare servizi e pertanto l’intero sistema si fermera’, lasciando ai sindaci la responsabilita’ di gestire i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti. Rimane tuttavia il vero problema che e’ quello degli impianti. Il territorio siciliano e’ ad oggi carente sia di impianti per il pretrattamento sia di discariche dove smaltire definitivamente il rifiuto trattato. “Tutto cio’ – conclude il parlamentare – dovuto per una errata programmazione regionale, dove a una sempre auspicata raccolta differenziata, non ha avuto mai seguito la realizzazione di alcun impianto per la valorizzazione della frazione secca e di quella umida (impianti di compostaggio)”.

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