Ferrovie, rincari +35% abbonamenti Frecciarossa. Pendolari in rivolta. Delrio presto in campo

Ferrovie, rincari +35% abbonamenti Frecciarossa. Pendolari in rivolta. Delrio presto in campo
17 gennaio 2017

Le Ferrovie mantengono gli abbonamenti per l’Alta Velocità, a rischio nei mesi scorsi dopo che Ntv li aveva cancellati, ma con rincari medi del 35%. Aumenti “spropositati” per i pendolari, con le associazioni dei consumatori che annunciano “forti iniziative” per la tutela di chi viaggia su tali tratte, come l’annunciato ricorso all’Antitrust del Codacons, e le istituzioni locali sul piede di guerra per una decisione che non era stata comunicata. E mentre la Regione Piemonte scrive ai vertici delle Ferrovie per sospendere gli incrementi, il Comune di Torino studia addirittura alternative avviando colloqui con Arenaways. I nuovi abbonamenti, quattro versioni diverse per prezzo e ampiezza d’uso, valgono dal mese di febbraio, ma sono acquistabili da oggi.

FEDERCONSUMATORI Sulla Torino-Milano, per fare alcuni esempi, si passa da 340 a 459 euro per un abbonamento di seconda classe valido per tutti i giorni; sulla Roma-Napoli da 356 a 481 euro; sulla Milano-Bologna da 417 a 563. E ancora: sulla Milano-Firenze da 529 a 714, sulla Milano-Reggio Emilia da 264 a 356 euro e sulla Roma-Caserta da 275 a 371 euro. “Costi improponibili”, che arrecano “gravissimi danni” ai pendolari per Federconsumatori, che “a fronte del silenzio delle istituzioni e del ministero organizzerà un’iniziativa per esaminare le condizioni del trasporto e trovare soluzioni che tutelino chi viaggia. Chiede di “soprassedere a questi aumenti fuori da qualsiasi ragione economica” il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che con l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco si dice pronto a sostenere le iniziative dei pendolari. E annuncia da fine mese tre coppie di treni in più per raggiungere Milano da Torino e dagli altri capoluoghi lungo la tratta in modo un po’ più rapido del normale.

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IL GOVERNO “I pendolari non sono un bancomat da spremere ma un utenza fidelizzata che deve essere tutelata”, sostiene la vicepresidente dei deputati del PD, Silvia Frgolent. “Invece di migliorare i servizi, Ferrovie dello Stato sceglie di aumentare i costi: è intollerabile e indegno di un Paese civile”, sottolinea Massimo Cervelli (Si), vicepresidente della Commissione Lavori pubblici. “Non solo i pendolari sono costretti a subire quotidianamente tanti disagi, adesso sono anche puniti con uno spropositato aumento del costo”, rincarano la dose le senatrici di Sinistra Italiana Alessia Petraglia e Loredana De Petris. La palla passa ora al governo: “Ho incontrato il ministro Delrio, che mi ha garantito il suo intervento sull’aumento degli abbonamenti”, assicura al riguardo il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito (Pd).

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