Figlio Bernardo Provenzano “attrazione” per i turisti in Sicilia, tour operator di Boston organizza incontri. Ed è polemica

Figlio Bernardo Provenzano “attrazione” per i turisti in Sicilia, tour operator di Boston organizza incontri. Ed è polemica
28 marzo 2015

Da mesi turisti americani di passaggio in Sicilia, a Corleone, possono contare su una “attrazione turistica” del tutto particolare. Settimanalmente Angelo Provenzano, 39enne figlio del boss corleonese Bernardo, li incontra per raccontare loro la sua vita da figlio di Capo dei capi, e del suo rapporto con l’anziano padre. A organizzare gli incontri è un tour operator di Boston che già dalla scorsa estate ha avviato questa iniziativa.”Questa notizia ha dell’incredibile”, afferma il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando la notizia. “E’ solo apparentemente innocua. Oltre a raccontarsi ai turisti il figlio di Provenzano potrebbe trovare un po’ di tempo per dire ai magistrati dove si trovano le ricchezze accumulate dal padre e chi le amministra”.

Entra a gamba tesa l’assessore regionale al Turismo della Sicilia Cleo Li Calzi. “Trovo assurda e offensiva per la nostra terra  – chiosa – la notizia dell’organizzazione turistica che prevede viaggi a Corleone con una guida di eccellenza: il figlio di Bernardo Provenzano. Chiedo a tutti i siciliani che hanno a cuore il bene collettivo e lo sviluppo della Sicilia di boicottare questa iniziativa e a indignarsi con chi la rende possibile”. Poi la Li Calzi alza il tiro: “Proponiamo al Provenzano junior che se proprio vuole fare la guida turistica ‘guidi’ la Magistatura a conoscere dove nel territorio si annidano ancora esponenti della criminalità organizzata e dove le ricchezze criminalmente accumulate”.

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