Tra Fregoli e Peter Pan, Brachetti in “Solo” fa 60 personaggi

25 gennaio 2018

Si apre una scatola. Dentro c’è una casetta con tante stanze e sessanta personaggi, tutti interpretati da Arturo Brachetti sul filo dei secondi. É “Solo”, lo spettacolo che dopo essere rimasto in scena sette settimane a Parigi e aver girato la Francia, approda in Italia con un tour di 50 date che parte dal Teatro Colosseo di Torino (dal 26 gennaio) e arriva il 7 febbraio al Teatro Sistina di Roma. “Se non faccio un best of a 60 anni, ma quando più lo faccio” ha ironizzato il maestro del trasformismo. In realtà lo spettacolo non è una antologia della sua carriera, ma un viaggio alle origini del suo teatro, con ritocchi e “upggrade drammatici”, come li ha definiti Brachetti, nel segno di Leopoldo Fregoli, Federico Fellini, Tim Burton, registi sempre in bilico tra realtà e fantasia. “Qualcuno mi ha detto il tuo spettacolo è un Prozac che non dà dipendenza. Per me è un’ora e mezza di gioia rosa. Di sorprese, ce n’è una ogni 20 secondi circa. Perché io a teatro mi annoio e quando faccio i miei spettacoli spero che il mio pubblico non si annoi e quindi ci ho dato dentro con gli effetti speciali e i bum-bum”. Brachetti è un perfezionista, racconta di studiare ogni minimo dettaglio dei suoi spettacoli, ma non fa tutto da “solo” come il titolo del suo spettacolo, e divide la scena. “Con me c’è Kevin Michael Moore, che è la mia ombra. Io sono una specie di eterno Peter Pan sessantenne, con la sua ombra che vuole che invecchi. E io non voglio. Questo in parole povere è lo spettacolo, un varietà magico surrealista, ma anche poetico. E’ vero che mi trasformo in sessanta personaggi, che sparisco, manipolo luci laser, volo, ma posso anche giocare con un cappello che diventa 25 personaggi per qualche minuto. Quindi si passa da momenti di grande suggestione visiva a momenti più intimi”. L’arte del quick change si mescola a ombre cinesi e laser, con omaggi alle icone della musica pop e a quelle delle serie tv in un ritmo vorticoso, che accosta momenti di comicità e poesia. Dopo l’Italia Brachetti debutterà in Cina e Giappone.

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