Gara per il Tpl in Toscana, indagati per turbativa d’asta Rossi e altre sei persone

Gara per il Tpl in Toscana, indagati per turbativa d’asta Rossi e altre sei persone
Enrico Rossi
17 giugno 2020

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e altre sei persone sono indagate dalla Procura di Firenze, a seguito di un esposto presentato da alcune compagnie locali, per l’aggiudicazione della maxigara da 4 miliardi di euro per il traporto pubblico locale su gomma. La gara è stata assegnata ad Autolinee Toscane, controllata dai francesi di Ratp (già a capo del sistema tramviario fiorentino). Oltre a Rossi, sono indagati Due funzionari della Regione e quattro membri della commissione giudicatrice. Rossi è stato raggiunto da un avviso di garanzia, per partecipare alla consulenza tecnica che si terrà venerdì prossimo. I reati contestati sono turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.

“A volte – commenta Rossi su Facebook – ricevere un avviso di garanzia è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti. Mi era già accaduto per la realizzazione dei quattro nuovi e moderni ospedali di Massa, Lucca Pistoia e Prato, che hanno contribuito in modo determinante a gestire bene in Toscana la lotta contro il Coronavirus. Ora è capitato nuovamente a causa di un esposto fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara regionale per il trasporto pubblico locale su gomme Questa associazione di imprese non solo ha strumentalmente usato la giustizia amministrativa perdendo regolarmente tutti i ricorsi, facendo così ritardare il contratto con l’impresa vincente e quindi la partenza del servizio ma, come ultimo colpo di coda per bloccare le regolari procedure, ha fatto anche un esposto alla procura mettendo sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilià. Le accuse sono infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni”, conclude il governatore.

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Immediata la reazione della lega. “Vergogna in Regione Toscana, il maxi appalto da 4 miliardi assegnato ai francesi (e già questo grida vendetta) finisce sotto inchiesta, indagato anche il governatore di sinistra – dice il capo del Carroccio, Matteo Salvini -. I cittadini toscani meritano di meglio”.

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